Gela. Un rafforzamento delle attività di contrasto agli illeciti ambientali, ma anche la possibilità di segnalare la presenza di rifiuti e di plastica, abbandonata, a partire da quella lasciata lungo la costa. Sono questi i punti di riferimento dell’azione dei militari della capitaneria di porto, che in occasione della giornata del mare e della cultura marinara hanno fatto un sunto delle attività, richiamando anche le iniziative avviate a livello nazionale. E’ stato siglato un protocollo con il Ministero dell’istruzione, per una maggiore sensibilizzazione anche all’interno degli istituti. “Diverse le iniziative poste in essere a livello territoriale dalla Guardia Costiera, tra cui i controlli sugli illeciti in materia ambientale perpetrati sul territorio gelese, oltre al lancio a livello nazionale del concorso scolastico dal titolo “La cittadinanza del mare-2021”, incentrato sul tema della sostenibilità ambientale e dei cambiamenti climatici, giunto ormai alla terza edizione. Un’importante novità – fanno sapere dalla capitaneria di porto – che coinvolge tutti i cittadini, è disponibile infatti da oggi la nuova “funzione-avvistamenti” dell’app #PlasticFreeGC, nata nell’ambito dell’omonimo progetto di comunicazione ed educazione ambientale sul contrasto alla dispersione delle microplastiche in mare, lanciato dal Comando generale della Guardia Costiera nel 2019 su diretto mandato dell’allora Ministero dell’Ambiente. Con la nuova funzione “avvistamenti”, il cittadino avrà l’opportunità di segnalare in diretta, attraverso il proprio smarthphone, la presenza in mare di particolari specie marine. Tutte le informazioni confluiranno presso la centrale operativa nazionale del comando generale, per essere sottoposte a una verifica di carattere scientifico curata dall’istituto Tethys Onlus, che si adopera per la Conservazione dell’ambiente marino e con il quale la Guardia Costiera ha sottoscritto uno specifico protocollo operativo e per poi essere condivise con le istituzioni e con l’intera comunità scientifica”.
E’ stato stretto un accordo anche con il Ministero della cultura per “collaborare con l’Istituto centrale per il patrimonio immateriale, in mirate iniziative per la promozione dei valori legati alla conservazione della memoria sulle tradizioni marittime delle realtà costiere per le quali, oggi come in passato, le Capitanerie di porto rappresentano riferimento imprescindibile nella propria funzione di garante della sicurezza degli usi civili del mare”.