Gela. Il costruendo capannone autorizzato per ospitare un supermercato a Macchitella rischia di rallentare il progetto di ampliamento del depuratore, costringere i tecnici a realizzare il raddoppio della condotta idrica Scavone dopo avere cancellato una parte del polmone verde. La struttura sorge proprio sopra la condotta idrica Scavone e in quello che verrebbe considerato come il canale dei servizi pubblici tra il parco provinciale di Montelungo e il centro urbano. I tecnici del Comune e di Caltaqua non smentiscono ma preferiscono trincerarsi dietro un assordante silenzio stampa, consapevoli che la vicenda sia finita sotto la lente d’ingrandimento della giustizia.
Il capannone prefabbricato, intanto, ha già preso il posto degli alberi, con un forte impatto paesaggistico. Non sembra utopistico ipotizzare anche un conflitto con la Cittadella, la cui autorizzazione ad edificare le villette a schiera ha imposto la realizzazione di edifici capaci di ospitare anche grandi supermercati a supporto del popoloso rione Marchitello. “Una zona verde non può diventare commerciale– accusa Emilio Giudice – Il consiglio comunale può approvare una variante ma il parere arriva sempre da Palermo”. Sulla questione autorizzativa pare venga mantenuto il più stretto riserbo. Di sicuro le recenti planimetrie del Prg indicano il lotto interessato dai lavori come area destinata a verde pubblico. Si ipotizza ad una avvenuta variante con una concessione ad edificare, cosi come era stato fatto con il McDonald’s in cambio di una discutibile ricaduta occupazionale.
“Non è stato segnalato nulla – incalza Emilio Giudice – Sappiamo solo che hanno abbattuto degli alberi senza produrre un piano di compensazione del verde. Sicuramente chi sta operando avrà tutte le autorizzazioni. Di certo – conclude Giudice – quando entrano in gioco varianti su rete idrica, fogne, depuratori, corridoi di servizi pubblici, va redatto il cosiddetto piano di gestione. Oggi le varianti al Prg non sono così semplici da ottenere. Bisognerebbe capire meglio cosa sia accaduto”.