Gela. Con i casi Covid in aumento esponenziale il sistema sanitario è imploso. Ed il rischio di abbandonare al loro destino centinaia di cittadini, che siano positivi al tampone che in quarantena, è altissimo. Anzi, sta già succedendo e l’Asp è totalmente impreparata, come se la pandemia fosse iniziata adesso e non da due anni.
Le scene le abbiamo viste tutti e raccontate con testimonianze, video, lettere, interviste e appelli. Cosa è cambiato con il nuovo decreto del 31 dicembre? Quasi nulla. L’obiettivo del Governo era quello di evitare la paralisi, non solo riducendo o annullando i tempi di quarantena per i vaccinati con tre dosi o guariti da Covid da meno di 4 mesi ma anche puntando ad uno snellimento della macchina burocratica.
In pratica è avvenuto l’opposto. Se scopri di essere positivo ad un tampone rapido (fatto a casa, in farmacia o laboratorio privato) devi comunicarlo con una mail al seguente indirizzo [email protected]. L’Asp comunicherà quando fare il tampone di conferma. Ed ecco il primo tilt. L’Asp non chiama nessuno, né tantomeno invia mail. Abbiamo ricevuto segnalazioni di cittadini che hanno scoperto 7 giorni fa di essere positivi al Covid che attendono di sapere dove e quando fare il tampone. Ai numeri indicati non risponde mai nessuno o sono sempre occupati.
Le persone sono allo sfinimento. Al centro tamponi di Brucazzi effettuano i tamponi solo ai cittadini prenotati o a pagamento e rimandano indietro chi ha scoperto di essere positivo senza i citati requisiti.
Il nuovo decreto è chiaro. I positivi asintomatici che hanno ricevuto la dose booster o che hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni dovranno stare in isolamento solo 7 giorni. Bisognerà poi risultare negativi a un tampone molecolare o antigenico al termine di questo periodo. Altra ambiguità. Dovrà essere sempre lo Spemp ad invitare il contagiato ad effettuare il tampone presso il centro di Brucazzi? Se le cose restano come sono oltre i 7 giorni previsti dalla quarantena ne passeranno altrettanti per “liberare” chi è negativizzato visto che bisognerà attendere 24/48 per l’esito del tampone ed altri giorni per la comunicazione di Asp. A meno che non si faccia come in altre regioni, dove basta un tampone anche antigienico negativo per liberarsi senza attendere. Sarà la farmacia o il laboratorio di analisi ad inviare il certificato all’Asp competente.
Stessi dubbi per i contatti “stretti” di positivi.
I soggetti vaccinati con 2 dosi da più di 4 mesi dovranno osservare una quarantena di 5 giorni + tampone rapido o molecolare dall’ultimo contatto con il soggetto positivo. I non vaccinati di qualsiasi età osservano la quarantena di 10 giorni con tampone rapido o molecolare eseguito al termine dei 10 giorni. Altro rebus: ci sono famiglie in quarantena che non sono state tracciate da Asp. Dovranno pagare a proprie spese (50 euro) il tampone molecolare o antigienico per potersi “liberare”?
Qualcuno, che amministra la sanità provinciale, dovrebbe rispondere a dubbi che di fatto stanno lasciando migliaia di cittadini nisseni “sequestrati” in casa.
Guardate oggi. Ci sono 112 nuovi positivi e “solo” 12 guariti. E’ solo colpa del Covid?
ASP CL è davvero ridicola. Non risponde al tel, non risponde alle mail, non comunica date., nom manda esiti, non invia liberatorie. Un vero schifo! E nessuno fa nulla ovviamente per limitare questo schifo. Vergognatevi.