Gela. Cantieri aperti in diverse zone della città ma senza una vera pianificazione, almeno viaria. Così, per gran parte della giornata il traffico va in tilt e i residenti delle zone interessate dai lavori diventano quasi ostaggi. E’ l’ex consigliere comunale Salvatore Farruggia a chiedere che si intervenga per evitare altri disagi. Ha raccolto una serie di segnalazioni, che giungono anche da tanti esercenti, che a causa dei lavori perdono clientela. Alcuni cantieri sono aperti ormai da mesi, anche a seguito della scoperta di nuovi reperti archeologici. “Strade lasciate senza copertura e bitumazione, che generano polvere e detriti – dice – nelle giornate di pioggia, invece, fango e pozzanghere sono la norma. Cittadini che vivono in abitazioni a piano terra lamentano che ormai da settimane hanno difficoltà anche ad entrare in casa. Operatori commerciali, già abbastanza vessati dalla crisi, mi hanno spiegato che i loro clienti, non avendo alternative alle strade principali e avendo le vie secondarie chiuse, preferiscono fare acquisti in altri posti con vie percorribili e facilità di parcheggio. Strade secondarie con manto divelto e con grandi buche, non debitamente segnalate. I cittadini sono costretti ad attuare il fai da te segnalando la buca con sedie o altro materiale, senza dimenticare le strade con evidenti lesioni, da dove fuoriesce acqua, creando delle vere e proprie fontane”.
Per questi motivi, Farruggia ritiene indispensabile un intervento che ponga rimedio al caos. “Non volendo addossare le responsabilità a nessuno – conclude – è assolutamente necessario e non più procrastinabile porre in essere ogni possibile intervento con enti pubblici o ditte private e attivare i dovuti controlli su chi esegue i lavori. Non si può gravare la nostra collettività, già in difficoltà per assicurarsi un’esistenza normale, con la totale assenza dei requisiti del vivere civile”.