PALERMO (ITALPRESS) – Prosegue a Palermo l’attività dell’ambulatorio medico mobile organizzato per la campagna vaccinale antinfluenzale e antipneumococcica dall’ordine dei medici e il Rotary international Francesca Morvillo onlus per scovare potenziali acuzie che necessitano di cure e vaccinare la popolazione che vive in una condizione sociale di particolare vulnerabilità.Un primo gruppo di circa 40 senza fissa dimora è stato vaccinato e inserito nella piattaforma Dedalus dell’Asp in modo da potere essere raggiunto per altre eventuali immunizzazioni e conservare lo storico sanitario di ciascuno.Realizzata nel Comune di Palermo per prevenire o contenere contagi anche da infezioni più gravi, come polmonite e altre forme invasive di malattia, l’iniziativa solidale è iniziata l’8 novembre scorso con un censimento ed è proseguita il 16 e il 23 dello stesso mese con una più accurata attività di counselling, a cui è seguita la vaccinazione. Lo stesso servizio medico è stato offerto a 16 degli ospiti (disponibili) dei poli di accoglienza San Carlo, Martin Luther King e del dormitorio Casa di Aldo.“Vaccinare i senza dimora è un atto di civiltà verso chi vive un grande disagio ed è di conseguenza più esposto al pericolo di contagio di malattie infettive – sottolinea il presidente dell’Ordine dei medici Toti Amato -. La loro condizione rende difficile l’accesso all’assistenza del sistema sanitario e in caso di malattia, questo potrebbe portare ad altre complicanze, aggravate dalle condizioni igienico-sanitarie carenti in cui vivono”.“Siamo in linea con le previsioni – spiega il consigliere medico dell’Omceo Enrico Alagna, ispiratore e coordinatore del servizio -. Abbiamo intercettato un bisogno reale e raggiungerli con il camper ha funzionato. Per questo stiamo già valutando di offrire lo stesso servizio anche agli immigrati dei centri di accoglienza della città. Il progetto proseguirà con una cadenza quindicinale per i servizi di prima assistenza anche dopo la chiusura della campagna vaccinale”.“Immunizzare chi vive per strada – prosegue Alagna – consente anche un accesso in sicurezza ai servizi di mensa, nei dormitori e nei centri accoglienza, limitando il rischio di contagiare gli altri ospiti. Purtroppo nessuno di loro ha accettato la somministrazione anti-covid”.A bordo dell’ambulatorio mobile il medico Enrico Alagna e Giancarlo Grassi (presidente del Rotary international F.M.), l’infermiere Fabio Bagnasco e l’assistente sanitaria Lucia Tomasino. Firmatari del progetto di solidarietà il presidente dell’Ordine dei medici Toti Amato, consigliere del direttivo Fnomceo, e il presidente del Rotary international Francesca Morvillo, Giancarlo Grassi.
– foto: ufficio stampa Ordine Medici Palermo –
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