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Campanaro annuncia il ritiro: "Bisogna saper riconoscere quando è il momento di smettere"

In un lungo post pubblicato sui propri profili social, Fabio Campanaro ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato. Proseguirà la propria carriera calcistica dalla panchina.

11 aprile 2025 17:00
Campanaro annuncia il ritiro: "Bisogna saper riconoscere quando è il momento di smettere" - Foto di Davide Gerbino
Foto di Davide Gerbino
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Gela. Il calcio gelese saluta uno dei suoi giocatori più rappresentativi. Fabio Campanaro ha annunciato, in un lungo post pubblicato sulle sue pagine social, il ritiro dal calcio giocato. I numeri della sua carriera sono abbastanza eloquenti e parlano da soli: il classe ‘88 ha inanellato 400 presenze tra Serie D, Eccellenza, Promozione e Prima Categoria, sfiorando anche la tripla cifra di reti messe a segno. Numeri che ruotano fuori dall’asse e che denotano una prolifcità e un fiuto del gol fuori dal comune per un difensore.
“Il tempo passa per tutti, bisogna fare una valutazione personale e avere la maturità di saper riconoscere il momento in cui è giusto smettere - spiega Campanaro - penso che sia arrivato quel momento, è così che deve andare e tocca voltare pagina”.
Risalta e non poco anche il palmarés dell’atleta locale, che vanta quattro campionati vinti. La piazza biancazzurra ricorda, soprattutto, la cavalcata che portò il Gela dalla Prima Categoria alla Serie D nel giro di tre anni, tra il 2013 e il 2016. Tra il 2018 e il 2021 ha indossato le casacche di Acireale, Sancataldese e Nissa, facendo breccia nei cuori delle tre tifoserie, storicamente rivali biancazzurre, e sciorinando prestazioni di assoluta qualità. Dopodiché, è tornato in patria per vestire la maglia giallonera del Gela FC. Due anni fa, invece, ha inaugurato la stagione calcistica indossando la casacca biancorossa del Vittoria per poi portarla a termine, in Prima Categoria, con quella gialloverde del Niscemi, con cui ha ottenuto la promozione.
L’esperienza più bella è stata sicuramente la cavalcata col Gela, portandolo dalla Prima Categoria alla Serie D vincendo ogni anno e arrivando a disputare i playoff - afferma con orgoglio il difensore gelese - sono stati quattro anni bellissimi”.
Nel campionato appena volto al termine, ha conquistato una tranquilla salvezza con la Vigor Gela, interpretando il ruolo di capitano e traghettatore biancazzurro, a margine dell’addio di Mirko Fausciana. Le prime giornate di campionato erano state piuttosto esaltanti: nove reti segnate fra Scicli e Noto, appena due subite ed entusiasmo alle stelle. Alcune vicissitudini societarie, però, hanno tagliato le gambe all’organico inizialmente guidato dall’ex tecnico del Gela Calcio, che ha salutato la Vigor nel mese di novembre. Da lì in poi tanti altri giocatori hanno fatto le valige e a tirare la carretta sono stati soprattutto i giovani, guidati da qualche senior. Su tutti proprio Campanaro, che ha messo la propria esperienza al servizio del club e a cui è stato affidato l’arduo compito di guidare i suoi verso una salvezza affatto scontata. 
“È stato un anno un po’ turbolento, ad inizio stagione avevamo degli obiettivi che per varie vicissitudini sono cambiati - continua Campanaro - devo ringraziare i ragazzi perché mi hanno dimostrato sin da subito grande disponibilità”.
Riflettori puntati, adesso, sul nuovo capitolo della carriera calcistica di Fabio Campanaro, già aperto da qualche mese. 
“Sono stato chiamato in causa per questo nuovo ruolo - prosegue - spero di avere un futuro almeno all’altezza della mia carriera da calciatore”.
Chissà che nel suo futuro da tecnico non possa esserci ancora spazio per il Gela Calcio, squadra del cuore e seconda pelle del difensore classe ‘88.
“Lo spero ma è ancora troppo presto - conclude Campanaro - avrò modo di fare esperienze e poi chissà”.

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