Gela. “Il comparto agricolo, che è il principale da un punto di vista economico dell’intero territorio, non può andare avanti con invasi che non rilasciano acqua, che viene addirittura sversata in mare”. Il sindaco Lucio Greco, questa mattina, si è rivolto al prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia, che ha partecipato in videconferenza alla riunione dei primi cittadini del comprensorio. Le dighe, praticamente a zero, e l’assenza di manutenzione, sono punti deboli di un sistema che rischia seriamente di saltare. “Senza acqua – ha aggiunto Greco – gli agricoltori potrebbero decidere di avviare proteste plateali. Come devono andare avanti? Serve l’interconnessione tra Cimia e Disueri, ma soprattutto servono manutenzioni ordinarie e straordinarie, che non si fanno da anni”. Greco ha ricordato le interlocuzioni avviate con l’assessorato regionale all’energia e con il dirigente generale Calogero Foti. Negli scorsi mesi, il primo cittadino e l’assessore Cristian Malluzzo hanno anche trasmesso un report complessivo a Palermo. Malluzzo ha chiesto dati aggiornati al Consorzio. Di recente, lo stesso Consorzio di bonifica ha autorizzato riparazioni e manutenzioni delle reti idriche, per un totale di circa 50 mila euro. Chiaramente, serve molto di più. Gli agricoltori non avranno neanche le risorse idriche per i nuovi innesti. La situazione è molto grave. “Il Consorzio di bonifica, negli anni, è stato completamente spogliato”, ha aggiunto l’avvocato.
Il prefetto ha chiesto a tutti i sindaci di presentare un documento condiviso, così da fare il punto della situazione su ritardi e mancati interventi. A questo punto, dovranno essere i sindaci a portare avanti le rivendicazioni di un territorio che vive di agricoltura, anche se per decenni quasi nessuno, almeno da un punto di vista istituzionale, sembra essersene accorto. Nelle campagne manca di tutto e le dighe sono in stato di quasi totale paralisi. Insieme al sindaco, agli altri primi cittadini e a Malluzzo, c’era il consigliere Vincenzo Cascino.