Campagne senza acqua, "abbiamo perso le speranze": "Investimenti di una vita spariti"
L'allarme si ripete costante, un grido di vera disperazione. Senza acqua, nelle campagne di Gela e Niscemi si perde tutto, dalla capacità di produzione e fino al lavoro

Gela. "Abbiamo perso le speranze". È quasi di rassegnazione il tono usato dagli agricoltori della Piana che anche in questa estate, decisamente torrida, stanno facendo a meno dell'acqua. Nelle campagne, è diventata un miraggio. "Siamo rassegnati - dice Liborio Scudera che è sempre in prima fila nel denunciare quanto accade nelle vaste aree rurali del territorio - ormai, le campagne si sono trasformate in deserti. Pochissime aziende vanno avanti, sfruttando i pozzi. Poi, non c'è più nulla. Investimenti condotti per una vita sono in fumo. L'estate dovrebbe essere la fase più importante, con tanta manodopera da impiegare e invece non c'è nulla in questo territorio". Le dighe rimangono in una condizione di totale inefficienza strutturale. "Almeno dal bacino di Cimia era stato promesso non meno di un milione di metri cubi di acqua. Invece, c'è disponibilità solo per centomila metri cubi", aggiunge Scudera. Disueri e Comunelli non hanno capacità di tenuta e l'acqua, spesso, finisce in mare. "L'unica nostra speranza erano le acque reflue ma il progetto non va avanti - continua lo stesso Scudera - per la Regione è troppo oneroso. Si preferisce far morire un intero comparto economico, investimenti che sono fermi e lavoro che si perde". L'amministrazione comunale, più volte, ha posto l'accento sul ciclo delle acque reflue ma a oggi non ci sono mai stati sviluppi. "Va bene il progetto delle traverse - sottolinea l'imprenditore agricolo che parla anche per conto di altri operatori locali - ma senza acqua serve a ben poco. Apprezziamo l'interesse dell'onorevole Scuvera ma occorre un supporto nazionale oltre che regionale. I costi per gli interventi nelle dighe sono consistenti e servono fondi e progetti seri ma fino a oggi non abbiamo avuto nulla. Le coltivazioni a pieno campo, in questo territorio, stanno sparendo. Resistono solo quelle in serra. L'assessore Franzone, a sua volta, ha cercato di attivare incontri con autorità nazionali ma dopo un anno la situazione non muta". L'allarme si ripete costante, un grido di vera disperazione. Senza acqua, nelle campagne di Gela e Niscemi si perde tutto, dalla capacità di produzione e fino al lavoro. "Ad approfittarne è solo chi ha interesse a investire nel fotovoltaico - conclude Scudera - acquistando terreni a prezzi sempre più ridotti".