Gela. La fase amministrativa e politica attraversata dalla maggioranza del sindaco Lucio Greco non è certamente di quelle che assicurano piene certezze, anche se l’approvazione del Pef e delle tariffe Tari ha dato una certa consapevolezza, espressa anche dal primo cittadino. Sarà però un periodo, il prossimo, decisamente difficile, con gli uffici comunali che sono spesso sguarniti e ora anche privi di un’adeguata copertura dirigenziale (anche l’ingegnere Fabio Filippino a breve lascerà l’incarico). In tutto questo si innesta una campagna elettorale, già partita, che dovrà attraversare due tappe, quella delle politiche e quella delle regionali. Diversi esponenti della maggioranza e della giunta dell’avvocato si sono schierati. C’è chi l’ha fatto ufficialmente e chi, invece, l’ha lasciato intendere. Poi, non mancano neanche i candidati, concentrati sullo start per cercare di arrivare all’Ars. Greco ha dato precise direttive ai suoi. “La priorità deve rimanere l’azione amministrativa – dice il sindaco – l’ho già detto a tutti gli assessori. Spero siano consequenziali. Hanno tutti condiviso questa posizione. Poi, è giusto che si faccia anche politica e in campagna elettorale possono esserci degli scontri, fanno parte della dialettica. Però, nessuno deve perdere di vista l’obiettivo di lavorare per la città. Ho chiesto a tutti massima concentrazione, in un periodo che è molto difficile”. Con i dirigenti che sono ridotti al minimo e con personale numericamente inferiore alle esigenze dell’ente, non sarà facile chiudere il mandato, concretizzando i punti cardine del programma di tre anni fa. In ogni caso, una certezza la pone proprio il sindaco. “Fino ad ora, nonostante so che sia partita la campagna elettorale – aggiunge – ho sempre tenuto un profilo squisitamente istituzionale”. L’avvocato ribadisce che non intende scendere nell’agone, anche per evitare che l’alleanza possa risentirne, in termini soprattutto di equilibri. In questi ultimi giorni, ci sono stati fuochi incrociati tra forzisti e civici. Proprio Greco non intende farsi dettare le scelte dagli alleati.
Qualcuno lo vede vicino all’area degli azzurri, sulla base di un certo rapporto di fiducia politica instaurato con il parlamentare Ars Michele Mancuso. Fino ad oggi, Greco si è sempre mosso con molta attenzione, per non far pendere la bilancia né dall’una né dall’altra parte. Non ha mai nascosto di aver creduto nell’esperienza del governo Draghi ed è stato anche affiancato all’area centrista e moderata, che in questa fase tenta di riprendere quota. Qualche esponente vicino al suo gruppo politico, ieri era all’incontro organizzato dai civici, che sostengono l’autonomia di Lombardo. Però, il sindaco esclude scelte che lo possano portare a collocarsi. “Assolutamente, non ci sarà nessun posizionamento”, conclude.