Cafà, "se ne ha la forza l'amministrazione imponga condizioni a Caltaqua, anche la rescissione"
Gela. Condizioni precise da imporre a Caltaqua. Le richiede l’esponente del laboratorio politico “PeR” Paolo Cafà, che ancora una volta non condivide le mosse sul tema dell’amministrazione comunale. “...

Gela.Condizioni precise da imporre a Caltaqua. Le richiede l’esponente del laboratorio politico “PeR” Paolo Cafà, che ancora una volta non condivide le mosse sul tema dell’amministrazione comunale. “Una città allo sbando. Crisi idrica infinita e amministrazione in balia delle acque. Piuttosto che limitarsi a chiedere a prefettura e Ati incontri che non sortiranno effetti immediati – spiega – il sindaco convochi Caltacqua e imponga queste condizioni a tutela dei suoi concittadini. Rescissione o risoluzione del contratto anche per eccessiva onerosità sopravvenuta; forniture con autobotti; riparazione rete idrica e rifacimento di tutta la rete colabrodo; sospensione pagamento delle bollette e cancellazione dei pagamenti per tutto il periodo del disagio; lavori per una gestione pubblica del servizio”.
Secondo Cafà, sono tutti aspetti che possono provare l’effettiva consistenza dell’amministrazione. Soluzioni che ad oggi comunque si sono rivelate poco praticabili anche a causa di un contratto quasi blindato. “Si faccia sentire e sia autorevole – conclude – se non è in grado di fare questo a che serve la politica, a che serve che i cittadini votino, a che servono le sue promesse?”.