Cafà: "Alleanza Di Stefano confusa e ambigua, prevalgono le sirene dell'Mpa?"

Gela. Da sempre non riconosce integrità politica al “modello Gela”, alla base dell’esperienza dell’amministrazione Di Stefano. L’avvocato Paolo Cafà, punto di riferimento locale di Sinistra italiana e...

A cura di Redazione Redazione
27 novembre 2024 07:15
Cafà: "Alleanza Di Stefano confusa e ambigua, prevalgono le sirene dell'Mpa?" - Paolo Cafà
Paolo Cafà
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Gela. Da sempre non riconosce integrità politica al “modello Gela”, alla base dell’esperienza dell’amministrazione Di Stefano. L’avvocato Paolo Cafà, punto di riferimento locale di Sinistra italiana e tra i primi ad aderire al laboratorio “PeR”, ancora una volta inquadra un processo disallineato, con forze di governo della città assai distanti tra loro. Si riporta al caso dell’Mpa e alla potenziale evoluzione che dovrebbe condurre gli autonomisti in un contesto più marcatamente civico ma mantenendo l’appoggio al governo regionale di centrodestra e alla giunta progressista di Di Stefano, in città. “Le dichiarazioni del mio amico Rosario Caci, dirigente dell’Mpa, mi sembrano iconiche e non lasciano spazio a dubbi sul tanto decantato “modello Gela”, che si caratterizza per la sua ambiguità. Tutti ne parlano di questo modello ma nessuno sa veramente cosa sia. L’onorevole Di Paola – spiega Cafà – lo rivendica, come fosse una sua creatura, e in parte lo è, sperando di collocare soggetti politici, che di sinistra non sono, nel campo largo dei progressisti. Al contrario, i referenti di Raffaele Lombardo auspicano e salutano con favore l’idea della costruzione di un soggetto politico nuovo tra ex Mpa ed ex FI, come Lagalla e Miccichè, i quali hanno una chiara connotazione politica di centrodestra, sulla scia del governo regionale anch’esso di centrodestra. Si fa intendere che in questo contesto i civici di “Una Buona Idea” sarebbero benvenuti. Se l’Mpa non fosse in giunta, in città, non ci sarebbe alcuna stranezza rispetto al “modello Gela” tanto strombazzato. Il problema è che l’Mpa governa a sostegno di Di Stefano e ciò rende ancora più confusa e ambigua la coalizione, sugli approdi e sui desiderata”.

Secondo Cafà, è il sindaco che non riesce ancora a dettare i “tempi”. “Cosa farà il sindaco rispetto alle sirene dell’Mpa, ne sarà attratto oppure manterrà l’attuale configurazione ambigua della giunta rosa-arancio-gialla? I nodi verranno al pettine quando si inizierà a parlare di elezioni regionali – conclude – con tanti galli in un pollaio o forse anche prima quando ci sarà il secondo rimpasto per assecondare le pressioni di esponenti dell’altra destra, che hanno contribuito apertamente a fare eleggere Terenziano Di Stefano, sindaco di Gela”.

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