Caci, “prima mozione per rinunciare ai gettoni di presenza”: “Somme vadano a progetti sociali”

 
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Il consigliere Angelo Caci

Gela. E’ uno dei consiglieri che può incidere sugli equilibri dell’assise civica appena insediata. Giurerà alla prossima seduta utile, data l’assenza all’esordio, ma Angelo Caci già avanza una prima proposta pratica. Lo fa attraverso un post sulla sua personale pagina facebook. Ritiene infatti che l’assise civica debba da subito dare un segnale forte, partendo dai gettoni di presenza. “La mia prima mozione da consigliere comunale avrà l’obiettivo di proporre a tutto il consiglio la rinuncia all’incasso dei gettoni di presenza che dovremmo percepire durante i prossimi cinque anni di amministrazione – spiega – il gesto ritengo può essere significativo per due questioni molto semplici, la prima per dimostrare con i fatti che nei prossimi cinque anni si vorrà mettere in atto una politica di passione, rinuncia e sacrificio, le stesse che si chiedono ogni giorno ai cittadini, questo sarebbe un primo passo necessario per dare il buon esempio. Secondo, poi, contribuire con le somme recuperate nei cinque anni, circa 800 mila euro, a realizzare uno o più progetti sociali. Si potrebbe migliorare il parco giochi dei bambini a Macchitella oppure realizzare la copertura del “Vincenzo Presti” o di altre strutture sportive o fare ciò che si riterrà più significativo dal punto di vista sociale”. Il consigliere, seppur alla prima esperienza istituzionale, sa comunque che bisognerà verificare la fattibilità dell’iniziativa e avere un riscontro ampio in aula. Allarga la platea dei destinatari al sindaco e agli assessori.

“Chiaramente, con tutto il consiglio comunale unito valuteremo le procedure e gli atti amministrativi per perseguire l’obiettivo. Iniziamo così, proviamo a dare un segnale forte e chiaro alla nostra città – aggiunge – certo che tutto il consiglio saprà rispondere positivamente. La proposta è valida anche per gli assessori e per il sindaco”. Caci non vede ostacoli di sorta e anzi è pronto pure ad accettare l’opzione della successiva donazione, qualora non ci fosse la possibilità di rinunciarci alla fonte. “Non si deve vivere di politica e non dovrà mai essere un’alternativa al posto di lavoro. Non raccontatemi che il gettone è irrinunciabile, perché si può incassare e poi devolverlo – conclude – le soluzioni amministrative in tal senso sono già consolidate”.

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