Gela. C’è la seduta di question time ma manca per intero la giunta comunale. Quindi, niente interrogazioni ma è scoppiato lo scontro politico.
“Dimettetevi tutti”. La seduta si è aperta con la nota fatta recapitare dal comitato Gelensis populus che spinge per il ricorso contro la decisione di bloccare l’iter del passaggio alla Città metropolitana di Catania. Qualcosa, però, non ha funzionato nei rapporti tra giunta e presidenza del consiglio comunale. Sindaco e assessori hanno preso parte all’evento per la raccolta fondi in favore delle popolazioni colpite dal sisma e alle celebrazioni della festa di San Francesco. “Suggerirei alla giunta – ha detto il presidente Alessandra Ascia – di informare in anticipo quando si verificano queste situazioni. Non mi risulta alcuna comunicazione avvenuta a conclusione della precedente seduta”. Il capogruppo di Adesso Gela Giuseppe Ventura ha stigmatizzato l’assenza dell’intera giunta. “Bisogna avere rispetto per il consiglio – ha detto – a questo punto, assentiamoci noi quando si tratterà in aula il bilancio di previsione. Non esiste che loro vadano a mangiare la pasta, seppur in solidarietà, e noi stiamo quì ad attenderli”. Per i grillini, si concretizza un vero danno erariale. “Senza giunta in aula – ha spiegato Angelo Amato – non è possibile svolgere la seduta. A questo punto, facciamo pagare al sindaco e agli assessori le spese di questa seduta. Se l’amministrazione non è efficiente, invito tutti i consiglieri comunali a dimettersi. Purtroppo, la gran parte di loro ha accordi sottobanco con l’amministrazione comunale. Io un passo l’ho fatto, rinunciando al gettone di presenza nella commissione di indagine sui rifiuti”. Il vice capogruppo del Pd Carmelo Orlando ha invitato il sindaco Domenico Messinese a dimettersi, soprattutto dopo quanto accaduto con l’assessore Eugenio Catania. Molto critica davanti all’assenza in consiglio della giunta è stata l’esponente del Megafono Maria Pingo. “Quando c’è da prendere – ha attaccato – sono tutti presenti. Oggi, invece, sono tutti assenti. Non si fa così e non c’è alcun rispetto per la città”.
La mozione di censura. Il capogruppo del Polo Civico Guido Siragusa è ritornato sull’eventuale ricorso contro la decisione di stoppare il percorso di adesione alla Città metropolitana di Catania. “Suggerirei a chi ha ampie rappresentanze all’Ars – ha detto – di chiedere ai loro deputati la ragione di questo stop”. Intanto, lo stesso Siragusa ha proposto una mozione di censura davanti all’assenza della giunta. Alla fine, in aula si è presentato l’assessore Francesco Salinitro. La richiesta di Siragusa è stata appoggiata dal consigliere del Pd Romina Morselli. “Purtroppo, in piazza Umberto dove si svolgeva la manifestazione a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma – ha spiegato – non ho visto assessori”. L’indipendente Carmelo Casano ha chiesto al grillino Angelo Amato di fare nomi e cognomi dei consiglieri che avrebbero accordi sottobanco con la giunta. “A questo punto – ha replicato – faccia nomi e cognomi. Lei è molto giovane ma quando accusa deve farlo in maniera precisa, senza sparare nel mucchio”. I forzisti Salvatore Scerra e Crocifisso Napolitano hanno chiesto alla giunta interventi immediati per il ripristino in città delle visite della commissione di verifica sulle invalidità civili, trasferita a Caltanissetta. L’assessore Salinitro non ha potuto comunque dare risposte precise davanti ad argomenti non di sua competenza. “Non si può venire in una seduta di question time impreparati – ha detto il capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta – è una seduta unica che non può essere buttata al macero”. A favore del proseguimento della riunione si è detto il capogruppo della Lista Musumeci Vincenzo Cascino. “L’amministrazione è assente – ha spiegato Salinitro – per una serie di impegni legati alle celebrazioni in onore di San Francesco e al sostegno delle popolazioni colpite dal sisma. Non c’è nessuna volontà di snobbare il consiglio”. Il presidente Alessandra Ascia ha chiarito che l’indisponibilità della giunta sarebbe stata comunicata solo poche ore prima della seduta. Giovanni Panebianco dell’Udc ha chiesto però l’impegno della giunta a proporre ricorso contro lo stop all’iter per il passaggio alla Città metropolitana di Catania. Il presidente Ascia ha sciolto la seduta davanti all’impossibilità di andare avanti. Il grillino Simone Morgana ha ulteriormente contestato la linea della giunta. “Voi avete il dovere di studiare tutte le interrogazioni – ha contestato – non siamo un circo. Non è la prima volta che tutto ciò si verifica. Non si passa a vedere ma si partecipa ai lavori in maniera adeguata”.
La provocazione di Casano. Il consigliere indipendente Carmelo Casano ha anche lanciato una provocazione, rispondendo ai tanti che pensavano che fosse lui ad indicare il successore di Catania. “Suggerisco un assessore esterno, un tecnico, una persona capace e intelligente. Il giornalista Rosario Cauchi”.