Butera, riscossione tributi: opposizione contro giunta, Pd "nessuna vittoria fanno populismo"

Sulla riscossione dei tributi si è acceso il dibattito a distanza

A cura di Redazione Redazione
13 settembre 2025 07:00
Butera, riscossione tributi: opposizione contro giunta, Pd "nessuna vittoria fanno populismo" -
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Butera. Sui tributi e sull'attività di riscossione, a Butera, si è acceso un botta e risposta tra l'opposizione al sindaco Giovanni Zuccalà, che però in consiglio è maggioranza, e le forze che sostengono il primo cittadino, con in testa il Pd. L'opposizione ha ritenuto un successo lo stop al provvedimento che avrebbe permesso di esternalizzare il servizio di riscossione. “La proposta è stata respinta con cinque voti favorevoli e cinque contrari. Questo risultato segna un passaggio importante per la comunità: l’esternalizzazione, che avrebbe comportato maggiori costi per i cittadini e minore controllo da parte dell’ente, non è stata approvata. Durante la discussione, il gruppo di opposizione ha presentato un emendamento per introdurre, in via sperimentale, un modello di gestione interna e riscossione coattiva diretta, fondato su principi di economicità, trasparenza e valorizzazione del personale comunale. L’emendamento non è stato messo ai voti poiché il dirigente finanziario non ha rilasciato parere tecnico, ma la sua presentazione ha segnato con chiarezza la direzione verso cui muoversi: costruire un sistema interno che consenta al Comune di recuperare le proprie entrate senza gravare con aggio e costi aggiuntivi sui contribuenti. È una grande vittoria per la città di Butera. Abbiamo impedito l’esternalizzazione e aperto un percorso alternativo che guarda alla gestione interna come soluzione più giusta ed efficace. Questo significa più risorse per il Comune, maggiore trasparenza nei confronti dei cittadini e valorizzazione dei dipendenti comunali, che conoscono il territorio e possono garantire un servizio più vicino alle esigenze della comunità. Abbiamo mantenuto fede a quanto già annunciato in sede di bilancio, percorrendo una strada chiara e condivisa. La nostra azione ha dimostrato che esiste un’alternativa concreta e percorribile, e continueremo a lavorare per rafforzarla e renderla operativa. Con la bocciatura della proposta di esternalizzazione, il consiglio comunale si prepara ora ad affrontare le prossime sfide di programmazione e bilancio con una prospettiva nuova: quella di una riscossione interna, più economica ed efficiente, a servizio esclusivo della collettività”, hanno spiegato dall'opposizione, attraverso una nota. Il segretario cittadino del Pd, Rocco La Placa, parla invece di “populismo” da parte delle forze che non si riconoscono nella giunta Zuccalà. “Una bocciatura che suona in realtà come un attestato positivo all'operato dell'ufficio tributi del Comune di Butera, che nonostante le esigue risorse di personale, e grazie proprio a quest'ultimo, riesce a mantenere uno standard di riscossione tra i più alti dell'intera provincia. La decisione è stata motivata con la previsione di un aumento esponenziale dei costi che graverebbe ulteriormente sulle spalle dei cittadini. Durante il dibattito, il consigliere Di Menza ha presentato un emendamento, questo è il gruppo degli emendamenti, come quelli rivelatisi illegittimi per il bilancio comunale, che ha suscitato polemiche, sollevando interrogativi sulla legittimità e sull'opportunità di tale iniziativa. I membri dell'attuale maggioranza consiliare, che fanno capo al presidente del consiglio, Emilio Tallarita, hanno espresso preoccupazioni riguardo ai costi aggiuntivi che potrebbero derivare dall'affidamento del servizio a soggetti esterni. Di fatto elogiando l'ottimo lavoro svolto dall'ufficio tributi, proprio in materia di lotta all'evasione, e smentendo se stessi quando affermano, nelle pubbliche piazze e attraverso le piattaforme social, che il Comune di Butera vessa i cittadini, dimendicando però di precisare che le azioni esecutive sono rivolte agli evasori. Il consigliere Di Menza, noto per le sue posizioni critiche verso l'attuale amministrazione, ha cercato di apportare modifiche alla proposta originale attraverso un emendamento che, a suo avviso, avrebbe migliorato la situazione. Il dirigente finanziario non ha voluto rilasciare il parere tecnico e pertanto, non è stato possibile votare il detto emendamento. In realtà, l'emendamento proposto solo durante la seduta del consiglio era assolutamente inammissibile, perchè avrebbe dovuto essere presentato almeno due giorni prima, proprio per dare il tempo agli uffici preposti di valutarlo ed esprimere il parere tecnico. Ancora una volta, invece di ammettere un'ignoranza politica e procedurale di questa pseudo-maggioranza, si cerca di attribuire responsabilità a soggetti totalmente estranei che svolgono, la propria funzione amministrativa, con professionalità e puntualità. La mancanza di parere del dirigente finanziario, per come è dato leggere nei verbali del consiglio comunale, pubblicati all'albo pretorio del Comune, e quindi accessibili a tutti, è da attribuire ancora una volta al ritardo procedimentale con il quale l'emendamento era stato presentato. Anche il segretario generale ha confermato la posizione espressa dal dirigente, sostenendo che l'emendamento presentato non ammissibile e quindi non poteva essere votato. Insomma, veniva ripetuto lo stesso errore fatto quando si tentò, invano, di modificare il Bilancio proposto dalla Giunta del Sindaco Zuccalà, poi votato dall'intero Consiglio Comunale. Ora, se sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Tutti ci chiediamo a questo punto, come si può solo pensare di far governare una città come Butera a personaggi che non riescono ad imparare neanche dai propri errori? La riscossione diretta dei tributi locali il Comune di Butera la fa già da molto tempo, fin dall'amministrazione Casisi, quando con una delibera di Giunta, si decise, appunto, di fare la riscossione diretta dei tributi. Delibera riapprovata dall'amministrazione Balbo e ora dall'amministrazione Zuccalà. Poichè il Comune è sprovvisto di un ufficio legale e di un ufficiale della riscossione, obbligatorio per legge per le procedure esecutive, si affianca a una società esterna per sopperire alla mancanza delle dette figure professionali interne. Per cui, la bocciatura della proposta di delibera consiliare, contrariamente a quanto sostenuto da qualcuno anche con commenti su facebook, non cambia le cose, tutto rimarrà inviariato, il Comune di Butera continuerà la riscossione diretta per come fa da oltre dieci anni. Cosa diversa sarebbe stata invece, esternalizzare il servizio, attribuire cioè, l'intero servizio di riscossione dei tributi, dall'inizio alla fine, a una società esterna individuata attraverso una gara pubblica aperta, alla quale affidarlo. La gente ha capito benissimo che questi signori non fanno altro che populismo, difendendo gli evasori a danno della maggioranza dei cittadini onesti di Butera che paga regolarmente le tasse”, sottolinea La Placa.

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