Bus extraurbano in panne, la rabbia dei pendolari: “Siamo abbandonati”

 
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Nella foto: Alcuni pendolari gelesi in attesa nell'abitacolo dell'autobus fermo per noie meccaniche.

Gela. Sarebbero dovuti arrivare alle 20,45 a Gela ma la corsa del bus extraurbano della società Etna Trasporti di ieri sera si è interrotta lungo la strada statale 115 nei pressi del bivio di Caltagirone. “A causa di un guasto meccanico non potremo proseguire” avrebbe riferito l’incolpevole conducente della società di trasporti catanese ai sedici passeggeri. Molti dei quali hanno dovuto attendere l’arrivo dell’ultima corsa per potere rientrare in città. Altri pendolari, per lo più studenti, invece, sono tornati a casa solo grazie all’intervento di amici e parenti, giunti sul posto con autovetture private.

L’autobus aveva lasciato il capoluogo etneo con dieci minuti di ritardo, rispetto alla tabella di marcia. A fatica, però, il motore ha percorso circa la metà della tratta che collega Catania a Gela prima di arrestarsi definitivamente. Non è ancora chiara la causa del disagio segnalata dai pendolari. La vicenda torna ad accendere i riflettori sulla carenza di collegamenti pubblici soprattutto tra la città e l’area metropolitana. I mezzi a disposizione garantiscono poche corse e spesso sono vetusti. Quello di ieri sera è solo uno dei tanti episodi raccontati dai pendolari gelesi. In altre occasioni i vecchi autobus sono anche andati in fiamme. Non sono mancate manifestazioni di protesta per le poche unità messe a disposizione a discapito della domanda del territorio. La società non ha ancora rimborsato nemmeno la corsa del biglietto pari a euro 8.

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