Gela. In città già da prima di Pasqua diverse buche presenti in diverse zone sono state recintate e poi semplicemente dimenticate da chi di dovere nonostante le continue segnalazioni dei residenti. È il caso di via Salvatore Zuppardo, a pochi metri dal PalaLivatino, dove più volte la recinzione sè stata urtata o completamente abbattuta dalle automobili in transito. In via Rossini il marciapiede nel tratto che porta dalla chiesa del Rosario alla chiesa madre è praticamente impraticabile. Così come quello di via Generale Cascino a pochissima distanza da tribunale.
Abbiamo contattato telefonicamente l’assessore ai lavori pubblici Romina Morselli che ha dichiarato che attualmente il suo assessorato può solo procedere alle segnalazioni poiché nella maggior parte dei casi si tratta di tombini che necessitano di manutenzione e di buche formatesi a causa di perdite della rete idrica. È necessario l’intervento di Caltaqua prima di poter ripristinare il manto stradale. Questi piccoli ma non trascurabili interventi potrebbero realmente fare la differenza in una città che somiglia ogni giorno di più ad uno scolapasta e in cui i cittadini, giorno dopo giorno, si sentono abbandonati a loro stessi e sempre meno propensi al voto.
Ci sono buche in città che sono delle vere trappole. Non è per nulla normale dover camminare e ad ogni buca rischiare una gomma, un cerchione. Per non parlare di quelli che vanno a due ruote. Li rischiano la vita.