Gela. La conferenza di servizi decisoria si è conclusa e il Ministero della transizione ecologica (ora Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) ha approvato il piano di caratterizzazione delle aree pozzo di Enimed. In totale, sono sei quelle indicate nelle carte tecniche fornite dall’azienda ai funzionari ministeriali. Il piano di caratterizzazione è il passo preliminare agli interventi di bonifica, per acquisire dati. La procedura partì due anni fa ed è stata completata, anche attraverso integrazioni richieste all’azienda. La direzione generale uso sostenibile del suolo e delle risorse idriche, con la firma del direttore generale Giuseppe Lo Presti, ha emesso il provvedimento. Sono previste delle prescrizioni che riguardano le attività di perforazione e i risultati analitici.
Sarà l’Arpa ad occuparsi di monitorare “lo strato di riporto antropico”. Nel corso della fase istruttoria sono stati rilasciati i pareri favorevoli di Asp, Ispra-Arpa e capitaneria di porto. Il gruppo Eni ha inoltre in corso una procedura, attivata sempre a livello ministeriale, per la messa in sicurezza e bonifica di aree interne al sito produttivo di contrada Piana del Signore. Proprio sugli iter di bonifica c’è la necessità di aumentare la percentuale di procedure concluse, visto che i numeri fino ad oggi sono comunque limitati, così come riportato in recenti report di Ispra.
