Gela. Lo zero nella casella delle bonifiche per le aree Sin siciliane, compresa quella di Gela, è uno smacco che colpisce territori altamente esposti alla contaminazione. L’impatto industriale in città ha generato conseguenze nefaste, soprattutto per la salute. Di bonifiche completate, però, se ne sono viste poche. I grillini del Movimento cinque stelle negli ultimi mesi hanno prodotto una vasta relazione fatta pervenire al ministro dell’ambiente Sergio Costa. Soprattutto in Sicilia è allarme per le bonifiche ferme nei Siti di interesse nazionale. Venerdì scorso il senatore Pietro Lorefice, entrato a far parte della commissione bicamerale sulle ecomafie, ha incontrato il sottosegretario al ministero dell’ambiente Salvatore Micillo (a sua volta esponente del Movimento cinque stelle) e il funzionario Carlo Percopo. Sul tavolo, sempre la vicenda bonifiche. “Continua la pianificazione di azioni concrete da portare avanti per la bonifica dell’area Sin di Gela e di tutti i Sin siciliani – dice Lorefice – si è trattato di un primo incontro tecnico-conoscitivo che avvia un percorso trasparente e partecipato, aperto ai cittadini dei territori interessati”. I grillini sono convinti che qualcosa possa sbloccarsi. “Non possiamo permettere stratagemmi e furberie – dice ancora – solo finalizzate ad evitare la bonifica delle aree contaminate e il risanamento dei comprensori. Gli spazi vanno restituiti alla collettività e a chi vuole fare impresa pulita, nel rispetto delle produzioni agricole di qualità e secondo una visione strategica che miri, nel medio periodo, anche al comparto agroalimentare, enogastronomico, turistico. Tutto nel rispetto delle vocazioni paesaggistiche, storiche e culturali del territorio”.
Ma il caso è sotto osservazione anche all’Ars, dopo quanto denunciato da Emanuele Pistritto su un presunto sistema illecito di smaltimento dei rifiuti industriali pericolosi. Ci sono ritardi enormi, ma sembra esserci la volontà di intervenire. Se ne sono già andati oltre tre milioni di euro per i Sin siciliani e ad oggi i risultati non si vedono. In commissione ambiente dell’Assemblea regionale è stata pattuita l’istituzione di una sottocommissione, su proposta del grillino Nuccio Di Paola e dell’altro deputato gelese Giuseppe Arancio. Si occuperà esclusivamente degli iter di bonifica fermi, valutando anche atti che verranno messi a disposizione da Eni (almeno per quanto riguarda l’area di Gela). “Attendiamo il via libera dal presidente della commissione Giusi Savarino – dice Di Paola – le attività della sottocommissione potrebbero partire già in settimana”. Ma tra i corridoi dell’Ars si muove l’ipotesi di andare oltre, costituendo una commissione speciale che si occupi solo di bonifiche. “E’ una possibilità che stiamo valutando – conclude Di Paola – in questo caso, però, sarà necessario l’avallo del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè che dovrà autorizzarla”. Tra incontri, commissioni e sottocommissioni c’è un deficit enorme di mancati interventi da recuperare, mentre in città tanti continuano ad ammalarsi e a morire.
Ora o mai piu. Carpe diem mi rivolgo ai personaggi politici locali entrati a far parte di commissioni e quant altro, sfruttare la corrente politica al governo e mettere in atto i fatti.
Gela continua ha morire! Tra chiacchiere,indecisioni,commissioni che dovrebbero costituirsi,tra rimpalli politici ed istituzionali,tra una raccolta differenziata che dovrebbe ottimizzarsi,invece ritorna ad essere sempre più latente!Quante meschinità,quanta incapacità ed inefficienza;Eppure un barlume di speranza si intravede,finalmente una classe politica che si autosfiducia a causa dei propri fallimenti,dovuti a totali incompetenze,incapacità,ignoranza e disonesta mentale; nei confronti di una città che ulteriormente hanno distrutto e tradito!Adesso mi chiedo cosa stiano facendo dopo avere devastato questo territorio:Vero! Si stanno preparando alle nuove elezioni!si guardano,si scrutano,si annusano,si studiano e intanto inciuciano;Si ok,tutto normale,il complotto puó continuare,ma tra loro si dicono che bisogna cambiare i nomi,le sigle,le bandiere e cambiare soprattutto i colori per non farsi riconoscere,così come fanno i camaleonti!Ed intanto Gela muore per l’indifferenza ormai diffusa di chi non vuol vedere le tragedie che ancora incombono e distruggono la vita di tante famiglie,con morti e bambini che nascono malformati! MI RACCOMANDO,VERGOGNAMOCI IN SILENZIO!!!!