Gela. “Contro di me solo falsi sospetti. Dimostrerò la mia estraneità in questa faccenda”. Inizia così il lungo sfogo di Salvatore Greco, imprenditore edile finito nelle 600 pagine di ordinanza dell’operazione antidroga “Bombola d’oro”.
Il suo nome viene tirato fuori da Salvatore Arizzi, uno dei dodici indagati arrestati dai carabinieri. Secondo la procura Arizzi, dipendente per circa un anno della società Sogresal di Greco, non si sarebbe limitato a svolgere il semplice ruolo di operaio, ma avrebbe procurato cocaina all’imprenditore che tra l’altro vive sotto scorta. Greco vive da quasi un anno a Catania, dove sta realizzando un progetto in housing sociale. A passare per quello che usava Arizzi per procurarsi la droga non ci sta. “Sembro dipinto come un criminale – dice – è bastato che Arizzi dicesse, o chi per lui, che acquistava la droga per me affinchè lui sia attendibile e di colpo il mio passato venisse cancellato”.
“Non c’entro nulla con questa persona – aggiunge Greco – ha lavorato nella mia azienda, la Sogresal, per circa un anno. Nel 2010 ho dovuto cedere la società e da quel momento i miei rapporti con Arizzi sono finiti”.
Perchè lo aveva assunto se ne conosceva i precedenti?
“Mi hanno pregato di farlo proprio per avviare un percorso di riabilitazione – spiega l’imprenditore – prima di assumerlo ho informato anche la polizia perchè sapevo che era stato in carcere. In quell’anno che è stato con me non si era comportato bene. Sono convinto che alcuni danneggiamenti, come per le telecamere, siano state sua opera. Si vantava di aver commesso reati con gli operai”.
Nelle intercettazioni si parla di un suo ordine ad Arizzi di “prendere la legna” che per gli investigatori significa acquistare droga
“La mia abitazione si trova a trenta metri dall’azienda. Mandai Arizzi nel garage del magazzino a prendere la legna per il mio camino. Potete andare a vedere personalmente. C’è ancora legna nel garage”.
Si ritiene vittima di un disegno preciso nei suoi confronti?
“Me lo sto chiedendo da giorni. La Sogresal era una azienda sana ma è stata dichiarata fallita pur avendo crediti notevolmente superiori ai debiti. Non lo so perchè questo accanimento. Eppure io ho denunciato estortori a Cammarata ed a Butera, fatto arrestare e condannare chi mi chiedeva il pizzo, con un comportamento sempre trasparente e mi hanno costretto ad andare via da Gela. Ho chiesto alla procura di essere sentito per dimostrare la mia estraneità”.
Greco ma lei ha fatto o fa uso di stupefacenti?
“No?”.