Gela. Un vero e proprio bluff, quello dell’acqua per gli agricoltori locali. La situazione nelle campagne del territorio, in piena estate e con temperature sempre più elevate, è veramente drammatica. Il Consorzio di bonifica, già alcuni mesi fa, aveva comunicato che gli agricoltori non avrebbero potuto disporre di acqua, praticamente neanche per i nuovi innesti. Nelle scorse ore, ancora un’altra amara sorpresa. Gli operatori locali del settore attendevano forniture per 400 metri cubi ad ettaro. Invece, niente di niente. “Non c’è stata l’autorizzazione per aprire le valvole – dice Liborio Scudera – ci è stato riferito che quell’acqua non andrà nei campi. Siamo alla disperazione. Come si fa ad andare avanti? Ci sono imprenditori che si sono già fortemente esposti sul piano economico. Come faranno a rientrare e ad evitare il crollo delle loro attività?”. Qualche settimana fa, dopo l’ennesima denuncia pubblica, il Consorzio di Bonifica ha cercato un approccio con gli agricoltori, comunicando che dal ministero era stata data disponibilità per circa 700 mila metri cubi.
“In commissione – continua Scudera – abbiamo deciso di procedere con un’attribuzione al territorio di forniture per 400 metri cubi ad ettaro. Già ieri, però, ci è stato comunicato che l’acqua non ci sarà. Anche i lavori di ripristino degli impianti erano stati completati. Tutto questo è un vero bluff, sulla pelle degli agricoltori e di tutto il sistema”. Come ha più volte fatto, Scudera chiama in causa la politica. “Dove sono i nostri rappresentanti? – conclude – mi rivolgo anche al presidente della Regione Nello Musumeci. Ad oggi, cosa ha fatto per l’agricoltura dei territori di Gela, Niscemi e Mazzarino? Stiamo morendo e come ricompensa ci danno l’ennesimo bluff”.
Se sta a speranza da politica fa prima a. Vinniri.