Gela. Pesante la situazione sanitaria che si è venuta a determinare in questi giorni in seguito alla chiusura, per ferie, dei laboratori di analisi privati di Gela.
A denunciarla è il Movimento Polo Oncologico di Gela sottolineando che l’attività dei laboratori è stata tutta demandata all’ospedale Vittorio Emanuele incapace però di far fronte ad una vasta utenza.
Attualmente l’ospedale prevede circa 40 utenze giornaliere, una soglia bassa se si pensa che a Gela circa 40000 persone necessitano per varie patologie esami di laboratorio urgenti e salvavita.
“Il malcontento proviene proprio dagli utenti” afferma Maurizio Cirignotta, presidente del movimento. “Per questo puntiamo l’indice sulle responsabilità dell’amministrazione locale e sul sindaco che, nella persona del primo cittadino, in qualità di rappresentante della salute collettiva , avrebbe dovuto per una questione di salute pubblica non permettere un blocco totale del servizio laboratoristico a Gela. In questi casi è necessaria una programmazione utile per il periodo estivo che viene decisa a tavolino e con gli organi competenti a garanzia della salute dei cittadini secondo quanto previsto dall’art. lo 32 della costituzione”