Blitz "The Wall", riesame esclude aggravante mafiosa: indagati in carcere per altre contestazioni

La prossima settimana, i giudici nisseni si pronunceranno sul ricorso della difesa dell'avvocato Grazio Ferrara, considerato uno dei riferimenti principali. Torna in libertà Maria Grillo

10 ottobre 2025 16:00
Blitz "The Wall", riesame esclude aggravante mafiosa: indagati in carcere per altre contestazioni  -
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Gela. I giudici del tribunale del riesame di Caltanissetta, chiamati a valutare i ricorsi avanzati dai legali di difesa degli imputati coinvolti nel blitz "The Wall", non hanno riconosciuto l'aggravante mafiosa, contestata nei provvedimenti emessi sulla scorta dell'inchiesta coordinata dai pm della Dda nissena e condotta dai carabinieri. Per tutte le posizioni, i giudici hanno annullato sul punto della contestazione di mafia. Secondo gli inquirenti, invece, gli indagati si muovevano nel traffico di droga, sotto l'egida del clan Rinzivillo. Annullamento dell'aggravante mafiosa per Giovanni Rinzivillo, che rimane detenuto per le altre contestazioni confermate, e per Salvatore Morello, che rimane ai domiciliari per altri capi di accusa, entrambi difesi dal legale Filippo Spina. Stessa decisione per Alessandro Peritore e Arnaldo Peritore (entrambi con un capo annullato), che però continueranno a essere sottoposti alla custodia in carcere per altre contestazioni. Sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra e Cristina Alfieri. Per Vincenzo Tilaro (difeso dall'avvocato Carmelo Tuccio), l'annullamento disposto è per il reato associativo sul traffico di droga e per l'aggravante mafiosa. A sua volta, rimane detenuto per altri punti contestatigli dai pm. Non è stata riconosciuta l'aggravante di mafia neanche per la posizione di Ali Messaoudi, difeso dall'avvocato Carmelo Tuccio, che rimane ristretto in carcere per gli altri capi di accusa. Per Luigi Rinzivillo, con il legale Rosario Prudenti, il riesame non ha riconosciuto l'aggravante mafiosa ma ha confermato la custodia in carcere per gli altri gravami. Decisione analoga per Giuseppe Emmanuello, rappresentato dall'avvocato Salvo Macrì. L'indagato rimane ristretto in carcere per gli altri capi di accusa. Viene meno la contestazione di mafia, ancora, per Rocco Grillo (nei suoi confronti annullato pure il capo sull'associazione per le armi) e Nunzio Caci, difesi dall'avvocato Davide Limoncello. Rimangono detenuti per altre contestazioni, confermate. L'ordinanza è stata del tutto annullata, infine, per Maria Grillo, già sottoposta ai domiciliari. Difesa dal legale Filippo Spina, torna in libertà. La prossima settimana, i giudici nisseni si pronunceranno sul ricorso della difesa dell'avvocato Grazio Ferrara, detenuto dopo il blitz e considerato uno dei riferimenti principali per la droga e per i canali di approvvigionamento.

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