Gela. Dopo gli arresti messi a segno dai poliziotti del commissariato, a conclusione dell’indagine antidroga “Supermarket”, i coinvolti iniziano a presentarsi davanti al gip. Domani, sarà il turno del presunto capo, il quarantaquattrenne Benito Peritore, ritenuto stratega del giro di spaccio che aveva come punto nevralgico via Abela, in pieno centro storico. Questa mattina, invece, il trentacinquenne Alberto Drogo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Difeso dall’avvocato Cristina Alfieri, ha deciso di non parlare. E’ stato rinviato, invece, l’interrogatorio di garanzia del ventenne Michael Caci. E’ attualmente impossibilitato, a seguito dei postumi fisici di un incidente stradale, come ha fatto rilevare il legale che lo assiste, l’avvocato Francesco Enia. Sia Drogo che Caci sono agli arresti domiciliari. E’ in carcere, invece, Benito Peritore, che domani, assistito dall’avvocato Carmelo Tuccio, si presenterà dal gip.
Questa mattina, intanto, ha partecipato all’udienza collegiale, dove è imputato per il possesso di quasi un chilo di hashish, che gli venne sequestrato, lo scorso anno, dai poliziotti del commissariato. Il dibattimento è stato aperto e il pm Luigi Lo Valvo ha chiesto e ottenuto la produzione del contenuto dell’ordinanza che riguarda il blitz appena messo a segno e che ha impedito a Peritore di lasciare il carcere. Gli erano stati concessi i domiciliari, con il braccialetto elettronico, ma la nuovo ordinanza gli ha imposto una nuova misura. La difesa si è opposta alla produzione dell’ordinanza dell’inchiesta “Supermarket”.