Gela. I giudici del tribunale del riesame di Caltanissetta hanno quasi del tutto confermato i provvedimenti restrittivi, fatti scattare nei confronti di decine di indagati, tutti coinvolti nel maxi blitz contro gli stiddari, ribattezzato “Stella cadente”. Verdetti analoghi arrivano anche dal filone bresciano dell’inchiesta, quello “Leonessa”. Nelle ultime ore, però, modifiche sono arrivate per le posizioni del trentottenne Massimiliano Tomaselli e del ventenne Paolo Portelli. Per i pm della Dda di Caltanissetta avrebbero fatto parte del gruppo capeggiato dai fratelli Bruno Di Giacomo e Giovanni Di Giacomo. I giudici del riesame hanno annullato sia per Tomaselli che per Portelli, in quest’ultimo caso però gli atti sono stati trasmessi ai pm della procura dei minori di Caltanissetta, rispetto alla sola accusa di possesso di armi. Entrambi sono difesi dall’avvocato Flavio Sinatra.
Conferme, invece, sono arrivate per capi e presunti gregari, tra questi Giovanni Di Giacomo, Nicola Palena e Giovanni Vella. Il quadro di accusa complessivo non muta, con i giudici nisseni che hanno ritenuto fondata la vasta ricostruzione, condotta dai pm della Dda, che hanno attivamente sostenuto la loro linea anche nel corso del giudizio di riesame.
