Gela. La droga, la scorsa settimana, era stata sequestrata dai poliziotti del commissariato, che hanno effettuato controlli in diverse zone della città, usando anche le unità cinofile. Questa mattina, il quarantaquattrenne Giuseppe Sanfilippo, arrestato proprio nel corso dell’attività dei poliziotti, si è presentato davanti al giudice. Gli agenti, nell’abitazione, hanno scoperto diversi quantitativi di hashish, marijuna e cocaina, nella sua immediata disponibilità. Sotto sequestro sono finiti inoltre un bilancino e un sistema per il confezionamento delle dosi. Per gli inquirenti, la droga era destinata allo spaccio. E’ stato individuato del denaro. Sanfillippo, che ha precedenti sempre per il possesso di sostanze stupefacenti, ha spiegato che quella droga rinvenuta dai poliziotti era a sua disposizione per un uso personale. Ha invece negato responsabilità per cinque panetti di hashish, da cento grammi ciascuno, individuati dai poliziotti in un terreno, vicino alla sua abitazione. Secondo gli inquirenti, sarebbe stato l’indagato ad averli nascosti in quell’area, per non dare troppo nell’occhio. Inizialmente, il quarantaquattrenne aveva ammesso. Oggi, davanti al giudice per la convalida, ha invece negato qualsiasi responsabilità per i panetti di hashish. Secondo quanto avrebbe riferito, quell’area è di libero accesso e la droga trovata dai poliziotti non sarebbe sua. Subito dopo il fermo, avrebbe ammesso perché sotto pressione. Nelle ore successive al blitz e al sequestro della droga, era stato trasferito in carcere.
La difesa, sostenuta dall’avvocato Davide Limoncello, si è opposta alla conferma della detenzione in carcere, avanzata dalla procura, e al sequestro del denaro ritrovato dagli agenti nel corso della perquisizione. Il giudice, alla fine, ha convalidato l’arresto, ma imponendo a Sanfilippo i domiciliari, con il braccialetto elettronico. Lascia il carcere mentre le indagini proseguono.