Gela. E’ proseguita anche ieri, davanti ai giudici del tribunale di Brescia, l’audizione di uno dei militari della guardia di finanza lombarda che per mesi ricostruì le presunte operazioni illecite che vengono addebitate al gruppo dei gelesi, accusati di essere organici alla criminalità organizzata, e agli imprenditori che avrebbero usufruito delle compensazioni irregolari. Il finanziere ha risposto alle domande del pm antimafia Paolo Savio e a quelle dei legali di difesa. L’attività investigativa condotta dalla guardia di finanza bresciana si concentrò quasi esclusivamente sul tracciamento delle operazioni fiscali e tributarie, che secondo gli investigatori consentirono al gruppo del consulente Rosario Marchese di incassare laute somme, destinate anche all’organizzazione, considerata vicina alla stidda. Un sistema reso possibile anche dall’apporto di professionisti e funzionari pubblici. Tutti elementi che confluirono nella maxi inchiesta “Leonessa”. Ad inizio giugno, altri testimoni verranno sentiti in aula. L’antimafia bresciana è certa che il gruppo degli stiddari gelesi avesse ormai riorganizzato la propria base logistica nella zona, anche se gli imputati negano di aver mai fatto parte della criminalità organizzata, ad iniziare dallo stesso Marchese. In questo filone processuale, oltre al consulente, sono coinvolti Salvatore Antonuccio, Giuseppe Arabia, Antonella Balocco, Giuseppe Cammalleri, Gianfranco Casassa, Danilo Cassisi, Matteo Collura, Simone Di Simone, Angelo Fiorisi, Carmelo Giannone, Roberto Golda Perini, Giovanni Interlicchia, Corrado Savoia, Alessandro Scilio ed Enrico Zumbo.
Nel corso della prossima udienza, verrà sentito anche il perito che ha effettuato gli accertamenti tecnici sul contenuto di centinaia di intercettazioni, alla base dell’indagine. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Flavio Sinatra, Giovanna Zappulla, Roberta Castorina, Davide Limoncello, Angelo Cafà, Maurizio Scicolone, Sinuhe Curcuraci, Vito Felici, Deborah Abate Zaro, Mauro Sgotto, Gianluca Marta, Oliviero Mazza, Desolina Ferris, Stefano Bazzani, Domenico Peila e Maurizio Basile.