Quotidiano di Gela

Blitz "Ianus", interventi difese nel giudizio abbreviato: parte rito ordinario per altri coinvolti

Secondo gli inquirenti, i clan si erano riorganizzati in città facendo leva sul traffico di sostanze stupefacenti, controllato dai Rinzivillo e dagli Emmanuello

A cura di Rosario Cauchi
05 maggio 2025 07:15
Blitz "Ianus", interventi difese nel giudizio abbreviato: parte rito ordinario per altri coinvolti -
Condividi

Gela.  Le richieste di condanna sono pesanti, tutte formulate nelle scorse settimane dai pm della Dda di Caltanissetta. Per i coinvolti nell'inchiesta “Ianus”, proseguono gli interventi dei difensori, impegnati ad esporre le rispettive conclusioni. La scorsa settimana, è stata la volta, tra gli altri, delle posizioni di Giuseppe Domicoli, considerato al centro degli affarti di droga dei clan, Mirko Salvatore Rapisarda, Salvatore Azzarelli, Massimiliano Astuti,  Alberto Pasquale Di Dio, Giuseppina Bonanno e Graziana Domicoli. In totale, sono trentotto le richieste di condanna avanzate dai pm a fronte di tre assoluzioni, per Giuseppe Alaimo, Salvatore Mezzasalma e Giuseppa Lauretta. Secondo gli inquirenti, i clan si erano riorganizzati in città facendo leva sul traffico di sostanze stupefacenti, controllato dai Rinzivillo e dagli Emmanuello. Le pene più pesanti, in abbreviato innanzi al gup del tribunale nisseno Lorena Santacroce, sono state chieste per i presunti organizzatori dell'affare della droga, considerati legati ai clan. Vent'anni di detenzione è la conclusione per Giuseppe Pasqualino e Giuseppe Domicoli. Diciotto anni invece per Crocifisso Di Gennaro, che gli inquirenti ritennero nuovo riferimento della famiglia Emmanuello di Cosa Nostra, e per Mirko Salvatore Rapisarda. A capo dei Rinzivillo, ci sarebbe stato Giuseppe Tasca, rinviato a giudizio insieme ad altri coinvolti. Quindici anni e quattro mesi a Salvatore Nocera e quattordici anni per Alessandro Peritore, Giacomo Di Noto e Nicola Palena. Tredici anni e quattro mesi a Vincenzo Romano, dodici anni e otto mesi a Vincenzo Scerra, dodici anni per Salvatore Azzarelli, Giuseppe Borgese, Alessandro Pellegrino, Fabio Palumbo e Angelo Lorefice, dieci anni e otto mesi per Rocco Grillo, Diego Milazzo, Mohamed Matar Hassan Omar e Giuseppe Sicurella, nove anni e quattro mesi per Massimiliano Astuti e Giuseppe Sinatra, nove anni per Daniele Mangiagli, otto anni a Rocco Rinzivillo (1979), sette anni e quattro mesi a Luigi Scuderi, sei anni e otto mesi per Dario Gagliano, Rocco Rinzivillo, Antonio Rapicavoli, Carmelo Scilio e Giuliano Giovanni Scordino, sei anni a Salvatore Taormina, Giuseppe Verdelli, Emanuele Pantano, cinque anni e quattro mesi per la posizione di Alberto Pasquale Di Dio e per quella di Luca Marino, quattro anni e otto mesi a Graziana Domicoli e Giuseppina Bonanno, quattro anni al collaboratore di giustizia Calogero Orazio Peritore e per Antonio Solazzo. Tra le parti civili, c’è il Comune di Gela, su mandato dell’amministrazione, rappresentato dall’avvocato Giusy Ialazzo. Sono parti civili inoltre il Ministero dell’interno, attraverso l’Avvocatura dello Stato (con il legale Giuseppe Laspina), il Comune di Canicattì e un’associazione antiracket. Le difese proseguiranno nel corso delle prossime udienze. Tra gli imputati, anche Giovanni Rinzivillo (con i legali Filippo Spina e Flavio Sinatra) e Gioacchino Giorgio, Vincenzo Donzella, (con il legale Salvo Macrì), Samuele Rinzivillo (difeso dall’avvocato Carmelo Terranova) e Manuel Ieva (difeso dagli avvocati Flavio Sinatra e Luca Cianferoni). In settimana, invece, è prevista la prima udienza del procedimento ordinario, con imputati che non hanno fatto richiesta di riti alternativi. Saranno giudicati dal collegio penale del tribunale di Gela, uno dei presunti capi Giuseppe Tasca e ancora Vincenzo Alberto Alabiso, Rosario Greco, Benedetto Giuseppe Curva’, Ignazio Agro’, Loredana Marsala, Marius Vasile Martin, Vincenzo Mazzola, Diego Milazzo (1984), Morena Milazzo, Orazio Monteserrato, Brahallan Ivan Escobar Buritica, Gianluca Attardo, Maurizio Domicoli, Dario Rinzivillo, Andrei Pascal, Filippo Scordino e Giuseppe Terrasi. Gli imputati sono rappresentati dagli avvocati Davide Limoncello, Carmelo Tuccio, Angelo Cafà, Cristina Alfieri, Rosario Prudenti, Rocco Cutini, Domenico Cacocciola, Maria Lucia D’Anna, Salvatore Bruzillà, Dario Polizza Favaloro, Salvatore Pace, Giuseppe Cascino, Luigi Zinno, Andrea Giannino, Alfonso Abate, Luca Cianferoni, Antonio Montana, Calogero Meli, Gioacchino Marletta, Debora Speciale e Giuseppe Dacquì, Gioacchino Mule’, Salvatore Pennica, Nicoletta Cauchi, Giovanni Lomonaco, Gaetano Rizzo, Giovanni Salvaggio, Adriano Falsone, Calogero Lo Giudice, Fabrizio Bellavista, Calogero Meli, Paolo Ingrao, Matteo Anzalone, Rosanna D’Arrigo e Teresa Raguccia.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Quotidiano di Gela sui social