Blitz a Feudo Nobile, sequestrati semi per piantagione marijuana: Di Modica e Nardo tornano liberi

 
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Gela.  Probabilmente, si preparavano a coltivare marijuana in grandi quantitativi. I poliziotti del commissariato di Niscemi e quelli della squadra mobile di Caltanissetta sono arrivati in un terreno di contrada Feudo Nobile. In manette sono finiti il cinquantaduenne gelese Salvatore Nardo e il ventisettenne niscemese Melchiorre Di Modica. E’ stato individuato un terzo presunto complice, però sfuggito agli accertamenti. Nell’azienda agricola sono state scoperte trentuno seminiere. I due arrestati, ieri, sono stati sentiti davanti al gip Silvia Passanisi. Rappresentati dagli avvocati Salvo Macrì e Antonio Muscia, si sono difesi rispondendo alle domande. Hanno spiegato che non avrebbero avuto rapporti e che quindi non ci sarebbero stati accordi sulla coltivazione di marijuana in quel terreno. Le difese hanno insistito sul fatto che non ci fosse in atto alcuna coltivazione. Anche le seminiere individuate dai poliziotti non dimostrerebbero l’avvio di attività di coltivazione.

In particolare, Nardo e il difensore hanno ribadito che non ci sarebbe stata alcuna attività stabile in quell’azienda agricola. L’agricoltore gelese avrebbe detto di essersi trovato in quella zona anche a causa di un malore che lo avrebbe costretto a fermarsi. Gli arresti sono stati convalidati, ma il gip accogliendo le richieste dei difensori non ha emesso alcuna misura. Sia Di Modica che Nardo sono tornati in libertà. Durante le perquisizioni nell’area rurale sono stati scoperti 3500 semi di cannabis. Al gelese sono stati restituiti circa quattrocento euro, che erano stati sequestrati dai poliziotti.

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