Gela. Si è avvalso della facoltà di non rispondere. Questa mattina, il ventiduenne Salvatore Curvà, arrestato al termine del blitz “Cave canem” e fermato dopo il suo ritorno in Italia, si è presentato davanti al gip del tribunale, per l’interrogatorio di garanzia. Difeso dall’avvocato Nicoletta Cauchi, ha scelto di non rispondere. Per i pm della procura e i poliziotti del commissariato, avrebbe fatto parte di un presunto gruppo, capace di mettere le mani in decine di furti e nello spaccio di droga, soprattutto marijuana e hashish. Insieme a lui, sono stati arrestati Carmelo Ascia, Salvatore Perna e Giuseppe Migliore.
Gli inquirenti, però, hanno denunciato, a piede libero, decine di altri presunti complici. Curvà è attualmente sottoposto agli arresti domiciliari.