Gela. In aula, si tornerà lunedì prossimo. Gran parte degli imputati, coinvolti nell’inchiesta “Supermarket”, sembra però orientata a scegliere riti alternativi. Una decisione che dovrebbe essere formalizzata anche dalla difesa del presunto organizzatore di un vasto giro di droga, scoperto dai poliziotti in centro storico. L’avvocato Carmelo Tuccio, che assiste il quarantatreenne Benito Peritore, ha preannunciato di voler richiedere il giudizio abbreviato. Il centro dello spaccio sarebbe stato in via Abela, dove vive la famiglia di Peritore. I poliziotti del commissariato hanno messo sotto osservazione il presunto viavai di clienti e pusher, arrivando poi agli arresti. Le richieste di riti alternativi dovranno essere formalizzate nel corso della prossima udienza, davanti al gup del tribunale.
Sono coinvolti, oltre a Peritore, Alberto Drogo, Concetta Liardo, Elisea Peritore, Michael Caci, Calogero Peritore, Massimo Terlati, Carmelo Nicastro, Antonino Raitano, Giovanni Nastasi ed Enrico Nastasi. I presunti pusher individuati dagli investigatori si sarebbero spostati in altre zone della città e per alcune cessioni avrebbero raggiunto centri vicini, Niscemi e Butera. L’indagine è stata coordinata dal pm Luigi Lo Valvo. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Francesco Enia e Cristina Alfieri.