Gela. Nel giudizio di appello bis dell’indagine antidroga “Boomerang” i giudici nisseni di secondo grado hanno sostanzialmente confermato le pene già imposte agli imputati. Le uniche variazioni, seppur minime, riguardano le posizioni di Virgilio Terranova e Salvatore Valenti (quattordici anni e cinque mesi a fronte dei quattordici anni e otto mesi). Per il resto, la decisione, sottoposta ad annullamento della Cassazione rispetto ad una delle aggravanti, è stata confermata. Sedici anni e quattro mesi per Giacomo Gerbino, ritenuto l’organizzatore del traffico di droga; dieci anni e otto mesi per il vittoriese Fortunato Vella che avrebbe assicurato l’appoggio nella zona del ragusano; dieci anni a Gaetano Renna e Bartolomeo Palmieri (in continuazione con una precedente sentenza); nove anni a Giovanni Tumino; otto anni e otto mesi a Salvatore Raniolo; tre anni e quattro mesi per Giuseppe Iapichello. L’unico al quale non veniva contestata l’ipotesi più grave dell’associazione è Carmelo Pellegra (in appello due anni e otto mesi). Gli inquirenti ricostruirono l’affare della droga che avrebbe avuto in città un centro nevralgico, con appoggi nelle piazze catanesi e vittoriesi. Tutti gli imputati, attraverso le difese, optarono per il giudizio abbreviato. Sono rappresentati dagli avvocati Cristina Alfieri, Carmelo Tuccio, Vittorio Giardino, Giuliano Dominici, Davide Limoncello, Paola Carfì, Angelo Cassone, Saverio La Grua, Matteo Anzalone, Calogero Vinci, Filippo Pino e Dario Polizza Favarolo.
Un altro filone processuale è ancora in corso, proprio in appello. Spetterà alle difese concludere a settembre. E’ stato però accolto il concordato per Salvatore Gambino (rappresentato dal legale Filippo Spina), altro imputato considerato tra i pezzi importanti del gruppo individuato dai carabinieri. La pena complessiva è a dodici anni di detenzione a fronte dei quattordici iniziali.