Bioraffineria, Rsu a Eni: "A rischio clima fiducia, affrontare Crea e carenze organizzative"

La rappresentanza di Filctem, Femca e Uiltec parla di "profondo disappunto" rispetto a scelte e atteggiamenti aziendali

15 dicembre 2025 18:50
Bioraffineria, Rsu a Eni: "A rischio clima fiducia, affrontare Crea e carenze organizzative" -
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Gela. In una fase di transizione e in attesa di nuovi, potenziali, investimenti per il sito locale, la Rsu della bioraffineria Eni sottolinea l'esigenza di un riconoscimento maggiore da parte dell'azienda, rispetto all'attività svolta sulla base delle esigenze produttive. La rappresentanza di Filctem, Femca e Uiltec parla di "profondo disappunto" rispetto a scelte e atteggiamenti aziendali. "Sommati alle problematiche organizzative più volte segnalate e già evidenziate nei confronti della direzione, stanno generando forte preoccupazione tra i lavoratori e rischiano di compromettere il clima di fiducia e collaborazione costruito nel tempo. È doveroso ribadire il ruolo costruttivo e responsabile che la Rsu ha sempre mantenuto nel rapporto con l’azienda, improntato a un clima di dialogo e collaborazione anche su tematiche complesse quali l’organizzazione del lavoro, per le quali risultano tutt'ora aperti specifici tavoli di confronto, noi riteniamo la prima istanza un valore per l’azienda e per la Rsu. La Rsu ha sempre garantito piena disponibilità e collaborazione in occasione dell’avviamento dell’impianto biojet, che ha collocato la bioraffneria in una posizione di rilievo nello scenario internazionale della transizione energetica, così come per l’avviamento della terza linea di degumming per le operazioni di fermata e il successivo avviamento e adeguamento degli impianti. Tutte queste attività sono state portate avanti in un contesto sindacale maturo e responsabile, grazie anche ai notevoli sacrifici dei lavoratori, che hanno garantito ampia disponibilità in termini di tempo, turnazioni straordinarie e presenza fuori orario. In questo contesto, non può essere sottaciuto che il ccnl energia e petrolio prevede per l’anno in corso la scadenza del biennio di valutazione dei Crea, che nella Bioraffineria coinvolge circa 400 lavoratori. Il riconoscimento di un numero di Crea inferiore alle trenta unità risulta non solo palesemente inadeguato ma anche fortemente penalizzante se confrontato con le erogazioni effettuate in altre realtà produttive, sia a livello locale che nazionale", riporta una nota Rsu. Per la rappresentanza Rsu servono modalità diverse sul piano delle scelte tecniche e di gestione produttiva. "Questa scelta rappresenta un grave affronto alla dignità, alla professionalità e alla motivazione dei lavoratori e, per la Rsu, costituisce un evidente fraintendimento della disponibilità e dello spirito collaborativo fin qui dimostrati, mettendo seriamente in discussione i percorsi intrapresi, non solo sul piano organizzatigo. Riteniamo pertanto giunto il momento di ricordare all’azienda che i lavoratori della Bioraffneria non meritano di subire simili e discutibili comportamenti, che rischiano di compromettere il percorso di relazioni industriali finora costruito. La Rsu rimane comunque disponibile a concordare un percorso di confronto che, oltre a condividere l’inadeguatezza dell’attuale sistema premiante e motivazionale, consenta di affrontare in maniera strutturata e risolutiva, le modalità di mantenimento in marcia della terza linea di degumming; l’inadeguata organizzazione del lavoro dell’unità Msp, la carenza strutturale-organizzativa dell’unità servizi tecnici. Inoltre, le criticità presenti in altre unità operative, dove si riscontrano organici carenti, uniti a carichi di lavoro sempre più gravosi, stanno esasperando il clima interno. Si rappresenta che, in assenza di risposte certe in tempi brevi, la Rsu adotterà le conseguenti iniziative sindacali a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori", conclude la nota.

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