Gela. Insieme all’investimento “Argo-Cassiopea” per il gas, è una delle priorità di Eni nel sito locale. Sul nuovo impianto Biojet, per la produzione di carburanti sostenibili destinati al settore dell’aviazione, i manager della multinazionale vanno avanti. A febbraio, era stato rilasciato da Palazzo di Città il primo via libera per gli interventi edili di realizzazione delle fondazioni. Adesso, è stato pubblicato un ulteriore permesso, quello per i lavori di costruzione delle strutture metalliche, delle aree pavimentate e per il supporto delle tubazioni. Il sistema è previsto all’isola 8 di raffineria. Lo sportello comunale Suap, attraverso i funzionari incaricati, ha vagliato tutti i pareri tecnici rilasciati, emettendo il provvedimento unico autorizzativo. Eni aveva già trasmesso la documentazione tecnica. L’istanza inoltrata a Palazzo di Città risale alla scorsa estate. Con l’impianto locale, l’azienda intende incrementare la produzione di Saf da immettere sul mercato. L’obiettivo, già due anni fa, veniva indicato in “ulteriori 150 mila tonnellate-anno di Saf al 100 per cento da materie prime rinnovabili, in grado di soddisfare il potenziale obbligo del mercato italiano per il 2025”. L’impianto Biojet dovrebbe entrare a regime il prossimo anno.
E’ un investimento quasi parallelo a quello di “Argo-Cassiopea”, i cui giacimenti di gas dovrebbero a loro volta entrare in produzione il prossimo anno. In quest’ultimo caso, rimane l’incognita delle prescrizioni ambientali imposte ad Enimed e per la cui attuazione non è ancora stato attivato il relativo tavolo di confronto. Il provvedimento appena rilasciato per il sistema Biojet riporta le firme del dirigente Suap, Antonino Collura, e del referente Carmelo Di Bartolo.