Gela. L’incognita Forza Italia è probabilmente quella che allo stato pone maggiori interrogativi nella maggioranza del sindaco Lucio Greco. Gli azzurri, almeno stando alle valutazioni di alcune importanti anime del partito cittadino, potrebbero dire addio all’alleanza di tre anni fa, lasciando la maggioranza. In questo caso, potrebbero riprendere il filo del discorso con il resto del centrodestra, che è invece già all’opposizione dell’avvocato Greco. Non è semplice capire come si muoveranno gli azzurri, anche perché molto dipende dalle decisioni del parlamentare regionale Michele Mancuso, da settimane impegnato nel rush finale del governo regionale e che sembra non aver avuto troppo spazio per le cose locali. Tra gli alleati più vicini a Greco, comunque, c’è chi mantiene rapporti con referenti regionali azzurri e non solo. I contatti ci sono e nel caso di un addio di Forza Italia qualche ponte con Palermo potrebbe essere mantenuto, sulla scorta di rapporti di fiducia che si sono instaurati in questi anni. Con o senza i berlusconiani, il sindaco Lucio Greco sembra comunque intenzionato a non smarcarsi dal centrodestra. Anzi, pare ci sia tutta la volontà di saldare ancora di più i legami che ha iniziato ad instaurare con il neo presidente della Regione Renato Schifani, che ha sostenuto alle urne di settembre. Per ora, le attenzioni dell’avvocato sono tutte rivolte al capitolo del bilancio di previsione. Vuole arrivare ad una soluzione che metta tutti d’accordo, con correttivi che possano convincere i revisori dei conti. In una parte della sua maggioranza inizia a maturare la prospettiva di definire la pratica del bilancio con un epilogo politicamente non traumatico. Greco, che allo stato ha in mano anche la delega per gli uffici finanziari dell’ente, si sta muovendo su più fronti. Sembra ormai certo che in questa fase dello strumento finanziario se ne occuperà direttamente il segretario generale Loredana Patti, per dare una maggiore garanzia. Non sembra un caso, inoltre, che il sindaco negli ultimi giorni abbia avuto più incontri palermitani. Non solo per ragioni squisitamente amministrative, quasi del tutto relative agli strumenti finanziari, ma pare inoltre per iniziare a sondare il campo e strutturare rapporti politici e istituzionali con il governo Schifani. I presupposti di partenza sembrano diversi da quelli che si posero quando alla guida della Regione c’era l’attuale ministro Nello Musumeci. Non mancarono le incomprensioni e anche i toni non sempre concilianti. Con la presidenza Schifani, invece, Greco mira ad un dialogo lineare fin da subito, in attesa di conoscere la squadra di governo. Il sindaco si sta muovendo personalmente, così da non farsi trovare impreparato, e non pare per nulla voler dipendere dagli umori della sua maggioranza. I troppi scontri interni dovranno essere risolti e le soluzioni potrebbero non essere così indolore.
Il sindaco non intende dipendere troppo dagli alleati e dai loro canali politici e istituzionali. Con la sfiducia che ha perso il mordente di qualche settimana fa, Greco pare avere maggiore libertà di azione e senza troppi fardelli sulle spalle starebbe iniziando a dialogare con contatti istituzionali palermitani che potrebbero rivelarsi importanti, magari per far ritornare il sereno nella sua maggioranza. Prima di tutto, però, va superata la dura prova del bilancio di previsione: un probabile giro di boa per proiettarlo lungo la rotta di una ricandidatura.