Gela. Le verifiche sono diventate sempre più frequenti. A Palazzo di Città, anche questa mattina, il sindaco Di Stefano ha messo insieme dirigenti e assessori, per fare il punto della situazione. E’ ormai chiaro che l’attuale fase dovrà essere quella del bilancio stabilmente riequilibrato. Il segretario generale Curaba, il dirigente del settore Bonfirraro, il sindaco, che ha la delega in materia, e l’amministrazione comunale, stanno cercando di fare il passo decisivo. E’ probabile che entro la fine di marzo possa arrivare in giunta la delibera per il bilancio, punto essenziale nella difficile strada imposta dal dissesto del municipio. Le attività propedeutiche sono in corso, quasi del tutto completate. Man mano, gli atti arriveranno sul tavolo dei revisori, che seppur a fine mandato potrebbero iniziare a vagliarli, nel periodo di proroga e in attesa che vengano individuati, tramite sorteggi, i nuovi componenti dell’organismo di controllo. Il parere per il bilancio è imprescindibile e dovrà arrivare proprio dai professionisti del collegio. Il sindaco, gli assessori, i dirigenti e i tecnici del settore finanziario, nonostante le difficoltà di organico, sembrano seguire la stessa linea. Su questo aspetto Di Stefano insiste da tempo. C’è la consapevolezza di aver operato nel rispetto delle norme in materia e gli alleati pare siano ancor più convinti di arrivare al risultato dell’approvazione dello strumento finanziario, in tempi comunque stretti. Di Stefano, per mesi, ha posto una serie di oneri, tecnici e politici, da assolvere e adesso bisognerà concretizzare quanto fatto. Il parere dei revisori sarà una verifica che potrà già dare buona parte dell’esito.
Dal parere non favorevole dei professionisti del collegio, durante l’amministrazione Greco, iniziò la progressione dei conti in sofferenza, fino al dissesto. Di Stefano vuole uscire prima possibile dalla stasi imposta dalla crisi dell’ente e ha spinto proprio sugli uffici tecnici affinché si potesse pervenire celermente a tutti gli atti necessari, in stretto raccordo con il segretario generale e il dirigente.