Gela. Un intervento concreto per restituire Villa Murana, distrutta qualche settimana fa dalle fiamme, alla comunità gelese. L’impegno arriva direttamente dal componente della commissione bicamerale Antimafia Anthony Barbagallo, in città per un convegno sulle vittime di mafia organizzato dal Liceo Scientifico “Elio Vittorini”.
Sul tavolo della Commissione Nazionale Antimafia in questi giorni c’è sicuramente la recrudescenza delle famiglie mafiose sul territorio, messa in evidenza dalla recente operazione Ianus che ha di fatto decapitato i due clan locali, quello dei Rinzivillo e quello degli Emmanuello.
Preoccupa particolarmente la gestione dei beni confiscati nel territorio, per questo Barbagallo garantisce l’attenzione della politica nazionale sulla vicenda di Villa Murana. Lo stabile suddiviso su tre livelli, con una piscina circondato da un florido giardino, era stato confiscato nel 2010 a Murana, accusato da otto collaboratori di giustizia di riciclare i soldi della Stidda.
Dopo il sequestro definitivo Murana consegnò le chiavi dell’immobile all’ufficiale giudiziario e con i suoi familiari lo sgomberò. Ma poi ci ripensò tornando ad occupare una porzione dello stabile. Lo scorso 28 settembre lo sgombero definitivo e l’avvio dell’iter per l’assegnazione, poi le fiamme che distruggono tutto.
Ora la commissione antimafia nazionale è pronta ad intervenire per dare un segnale concreto della presenza dello Stato.