"Basta liti o azzero la giunta", Di Stefano: "Pensino alla città e non alle regionali"
L'avviso ai naviganti, soprattutto Pd e M5s, è senza rischio di fraintendimenti. Basta liti interne o sarà rivoluzione in giunta
Gela. Il dopo provinciali, nella sua maggioranza, non è di certo una passeggiata e le ultime schermaglie a distanza tra Pd e M5s sono lì a dimostrarlo. Il sindaco Terenziano Di Stefano, a urne chiuse e con un risultato che anche secondo lui poteva essere migliore, ha dato delle priorità ai suoi, con in testa gli atti finanziari. La politica e le eventuali verifiche interne arriveranno dopo. Però, certe scintille non pare affatto tollerarle. "Deve essere chiaro per tutti - dice - la mia porta è sempre aperta. Se ci sono consiglieri che vogliono venire a parlare e a confrontarsi, non ho problemi. Purtroppo, non lo fanno mai. Preferiscono andare sui giornali. Ho detto chiaramente che dobbiamo concentrarci sulle priorità amministrative di un ente ancora in difficoltà, con tanti problemi. C'è una città da amministrare. Se dovessero proseguire queste tensioni, sono pronto ad azzerare la giunta e poi a fare di testa mia". Ai dem e ai pentastellati, che considera pezzi essenziali del "modello Gela", guarda con particolare attenzione. I capigruppo consiliari dei due partiti non sono stati teneri fra loro, tra ieri e oggi. "Faccio fatica a capire - continua - Pd e M5s, con me e con questa amministrazione, sono ritornati in auge. Hanno ottenuto risultati elettorali che non si vedevano da anni. Mi riferisco alle amministrative dello scorso anno ma anche alle provinciali. Grazie alla mia candidatura, hanno un consigliere provinciale a testa. Non vedo quali problemi debbano esserci". Il sindaco è ancora più esplicito. "Tutti hanno la loro rappresentanza nel governo cittadino - continua - se avessi deciso di fare un apparentamento per il ballottaggio, nessuno dei miei alleati avrebbe avuto questi numeri. Più che di rappresentanza dovremmo parlare di lavoro per la città. Non voglio più sentire discussioni che non abbiano a oggetto il lavoro da fare". Il sindaco rimane sulla stessa linea, così come spiegato all'indomani delle provinciali. "Non ho intenzione di convocare riunioni con gli alleati - dice inoltre - se me lo chiederanno le segreterie dei partiti o dei movimenti, allora faremo un confronto. Però, se qualcuno pensa che a provinciali concluse si debba subito iniziare una competizione interna per le regionali, sfidandosi tra alleati, sbaglia di grosso. Se dovessi avere il sentore concreto di questo, azzerero' subito la giunta. Già durante la campagna elettorale dello scorso anno, dissi a tutti gli alleati che non volevo in giunta assessori che avessero l'obiettivo di candidarsi alle regionali. Serve gente invece che lavori senza fermarsi. I problemi in città non mancano mai". Il sindaco non si risparmia nella disamina e probabilmente non si aspettava il fuoco amico. L'avviso ai naviganti è senza rischio di fraintendimenti. Basta liti interne o sarà rivoluzione in giunta.
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