Gela. “Basta guerre interne”, questo sarebbe l’ordine impartito
da Rosario Crocetta ai suoi fedelissimi locali.
La “direttiva” firmata Crocetta. Il presidente della Regione uscente non vuole più sentir parlare di gruppi, gruppetti e fazioni contrapposte, almeno durante la campagna elettorale. Tutti a cercare voti per il Megafono e per il candidato Ennio Di Pietro. Crocetta non ci sta a perdere in città e avrebbe puntato forte proprio su Di Pietro. Non a caso, all’incontro lampo di lunedì con il candidato alla presidenza della Regione Fabrizio Micari, intercettato dai crocettiani in un bar di Caposoprano, non c’erano soltanto gli sponsor principali di Di Pietro, ovvero Enrico Vella e il capogruppo dem in consiglio comunale Vincenzo Cirignotta. Insieme a loro, tanti uomini di fiducia dell’ex sindaco, a partire da Giancarlo Costa e Sergio Tufano. Per mesi, i crocettiani locali sono stati in guerra, nel tentativo di prendersi spazi di manovra sempre maggiori, non perdendo il contatto con il loro presidente. Enrico Vella, ma anche la capogruppo del Megafono in consiglio comunale Sara Bonura, intanto “promossa” alla Regione per i prossimi tre anni, sono certamente tra quelli che la battaglia interna l’hanno condotta, mettendo quasi da parte altri storici “soldati” di Crocetta. Adesso, però, la storia cambia. “Il presidente – dice uno dei suoi consulenti locali di riferimento – ha chiesto a tutti di lasciare alle spalle eventuali ruggini. Vuole il massimo sostegno a supporto della lista e di Ennio Di Pietro. E’ una candidatura voluta anche dal presidente e sta lavorando molto per concentrare voti”. Tra quelli che ormai si sono defilati, nonostante la sua lunga militanza crocettiana, c’è sicuramente l’avvocato Ferdinando Maurelli. Il professionista ha da tempo rotto con Crocetta e, adesso, starebbe seguendo con particolare attenzione le sorti elettorali di Anna Comandatore, candidata all’Ars per Nello Musumeci. Rimangono all’interno del cerchio tracciato dal presidente della Regione, invece, altri crocettiani di ferro, da Rosario Faraci e Loredana Lauretta agli avvocati Francesco Castellana e Laura Caci, che di fuoriose guerre intestine con Enrico Vella e il suo gruppo ne hanno combattute, eccome. Ora, basta. Tutti a caccia di voti. L’ha detto il presidente.