"Basta donne vittime e subalterne, ci sia vera parità di genere", Alario: "Servono atti concreti"

Gela. “Mai più vittime di chi avrebbe dovuto solo amarle e rispettarle. Mai più violenze a loro danno. Mai più subalterne nel contesto delle opportunità lavorative”. Nella giornata internazionale dell...

A cura di Redazione Redazione
08 marzo 2025 09:27
"Basta donne vittime e subalterne, ci sia vera parità di genere", Alario: "Servono atti concreti" - Il segretario Ugl Andrea Alario
Il segretario Ugl Andrea Alario
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Gela. “Mai più vittime di chi avrebbe dovuto solo amarle e rispettarle. Mai più violenze a loro danno. Mai più subalterne nel contesto delle opportunità lavorative”. Nella giornata internazionale della donna, il segretario confederale Ugl Andrea Alario sottolinea come l’attenzione non sia mai troppa rispetto a una condizione, quella femminile, che non può essere trascurata. “I dati sulle violenze e sugli omicidi, con donne vittime, sono ancora allarmanti – spiega – in tutte le sedi istituzionali e nelle realtà sociali, la tendenza deve mutare nettamente. La sola cultura delle quote rosa non può bastare. Su un piano occupazionale, reddituale e di prospettiva di vita, la parità di genere non può essere esclusivamente un mero auspicio da propaganda ma deve diventare punto ineludibile nei programmi politici e nelle azioni di governo, a ogni livello”. Alario sottolinea l’importanza di una vera parità di genere. “Come organizzazione sindacale siamo con i lavoratori e siamo con le lavoratrici, ogni giorno e in qualsiasi contesto – continua – non bisogna mai abbassare la guardia. È inaccettabile che ancora oggi si faccia la drammatica conta delle donne uccise tra le mura domestiche o di quelle che patiscono infortuni sul lavoro e atteggiamenti vessatori, spesso vittime di incidenti o condotte discriminatorie”.

Sul piano locale, il segretario Ugl fa una proposta, diretta alle istituzioni politiche del territorio. “Vanno rafforzati gli strumenti atti ad assicurare una piena parità di genere – conclude – una consulta comunale che metta insieme donne del mondo del lavoro e delle istituzioni, per dare risposte concrete, può essere un primo passo, anzitutto nella definizione di interventi normativi”.

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