Gela. “Gela non ha bisogno di assistere a scontri interni ai partiti, alla città non interessano!”.
“Il partito di governo attacca sè stesso”. E’ netto l’invito che arriva dagli esponenti dell’associazione “Progetto Gela”, presieduta dall’avvocato Maurizio Scicolone. Per questo motivo Scicolone e il vice presidente Fabio Pennisi non risparmiano dubbi sull’attuale stato amministrativo. “Abbiamo assistito a scenari poco gratificanti – spiega ancora il professionista – che il popolo gelese mai avrebbe voluto affrontare. Il partito di governo, nato e alimentato dal vento dell’antipolitica, ha continuato a contestare fino al punto di attaccare sè stesso, rinviando a tempi indefiniti i momenti in cui agire concretamente sul territorio e pensare ai problemi della città”.
“Basta scontri interni”. L’invito che arriva da “Progetto Gela” è piuttosto chiaro. “Noi chiediamo ai partiti politici, di maggioranza e minoranza – continua Scicolone – di dare un taglio netto ai contrasti interni, spesso diffamanti e meschini, che bloccano la macchina amministrativa producendo delle conseguenze disastrose, e di preferire le proposte e i progetti finalizzati alla valorizzazione del nostro territorio. Al sindaco chiediamo di continuare a governare, coinvolgendo le professionalità e le risorse umane locali, creando un gruppo di lavoro che abbia il fine unico di servire la comunità con la responsabilità del buon padre di famiglia, al di là dei colori politici”. Se Messinese non riuscisse a riprendere la barra della guida, allora gli esponenti dell’associazione sono già pronti a chiederne le dimissioni. “Se dovesse mancare lo spirito di sacrifico e abnegazione da parte di tutti – conclude – crediamo sia corretto, nei confronti dei cittadini, andare alle elezioni anticipate con gli strumenti consentiti dalla legge che prevede per il sindaco la facoltà di dimettersi e provocare lo scioglimento del consiglio comunale e per il civico consesso la facoltà di presentare le dimissioni contestuali da parte di sedici consiglieri”.