ROMA (ITALPRESS) – “La diffusione della pandemia di Covid-19 accresce notevolmente i rischi per la stabilita’ finanziaria globale. Per gran parte dei paesi si prospetta un forte calo del prodotto nel 2020, con tempi e intensita’ della ripresa molto incerti. I prezzi delle attivita’ finanziarie hanno subito ampie riduzioni e la loro volatilita’ e’ aumentata, la liquidita’ sui mercati e’ diminuita. E’ cresciuta la vulnerabilita’ dei bilanci di famiglie, imprese e intermediari”. E’ quanto emerge dal Rapporto sulla stabilita’ finanziaria della Banca d’Italia, sottolineando come “le autorita’ delle principali aree economiche hanno adottato politiche espansive per contrastare gli effetti recessivi della pandemia e per preservare la stabilita’ finanziaria. Le autorita’ di vigilanza hanno adottato provvedimenti per mitigare gli effetti della crisi sulla solidita’ degli intermediari e per contrastare possibili restrizioni dei prestiti bancari. In Italia – osserva Bankitalia – il Governo ha allocato ingenti risorse a sostegno dei redditi delle famiglie e della continuita’ aziendale delle imprese. Sono state introdotte moratorie e garanzie pubbliche sui prestiti per fare fronte ai problemi di liquidita’ dell’economia. L’effetto della pandemia e delle misure necessarie per affrontare l’emergenza, comporteranno inevitabilmente un aumento del gia’ alto rapporto tra il debito pubblico e il Pil. Considerando la natura temporanea dello shock e delle misure di bilancio espansive di contrasto, un loro graduale rientro dovrebbe mantenere sostanzialmente inalterate le condizioni per la sostenibilita’ delle finanze pubbliche nel medio e nel lungo periodo”. Bankitalia osserva poi come “la riduzione del reddito disponibile e la forte caduta dell’attivita’ produttiva, si riflettono in un peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie e delle imprese. I rischi per la stabilita’ finanziaria che ne derivano sono mitigati, oltre che dagli interventi di politica economica, dal livello contenuto dell’indebitamento delle famiglie e dal rafforzamento della struttura finanziaria che le imprese hanno realizzato negli ultimi anni”. (ITALPRESS).