Gela. Se tra gli scranni dell’Ars il centrodestra ha spinto forte sullo “sblocca royalties”, senza farsi troppo trattenere dal fatto di essere opposizione in città alla giunta Di Stefano, all’assise civica invece lo scenario, in queste ultime settimane, è stato del tutto differente. La minoranza che non si rivede nella giunta del sindaco ha scelto di disertare del tutto i lavori del civico consesso, concentrati sugli atti finanziari. Il concetto politico lo ha espresso, giorni fa, il consigliere di “Avanti Gela” Gabriele Pellegrino, “i debiti fuori bilancio devono essere approvati dalla maggioranza”. Quello dell’opposizione, seppur in piccolo, è stato un Aventino, non proprio atteso. La minoranza, fin dall’insediamento della giunta, ha tenuto una linea per nulla di cesura quanto invece di collaborazione istituzionale. Sugli atti finanziari è arrivata la stretta. I banchi vuoti si sono visti anche questa mattina, durante l’ultima seduta dell’anno mentre la maggioranza metteva il sigillo su una dozzina di debiti. “E’ evidente che le dinamiche del parlamento regionale sono del tutto differenti e non ci voglio entrare – dice il sindaco Di Stefano a sua volta presente ai lavori di consiglio – poi, però, c’è il civico consesso. Davanti ad atti come quelli che abbiamo approvato, che permettono lo sblocco dei pagamenti per le cooperative e per le ditte che si occupano di assistenza ai disabili e a chi ha più bisogno, evitandone il fallimento e riconoscendo le retribuzioni ai lavoratori, mi sarei aspettato che tutti i consiglieri fossero presenti. Non voglio alimentare polemiche ma ricordo che da consigliere comunale fui opposizione sia alla giunta Crocetta sia a quella Fasulo, votai però non meno di trenta milioni di euro di debiti fuori bilancio”. Nel suo intervento odierno, durante i lavori di consiglio, il sindaco ha elogiato il “senso di responsabilità della maggioranza” proprio rispetto alla trafila dei debiti fuori bilancio. “Sono atti sui quali il personale comunale ha lavorato allo sfinimento pur di consentire i pagamenti alle ditte e ai lavoratori”, precisa.
L’Aventino dell’opposizione non muta però il segno lasciato dall’approvazione dello “sblocca royalties” che all’amministrazione comunale fornisce lo strumento essenziale per chiudere il bilancio stabilmente riequilibrato, accelerando il processo di superamento del dissesto. “Quello che ha fatto il centrodestra all’Ars è sotto gli occhi di tutti – conclude Di Stefano – non finirò mai di ringraziare gli onorevoli Scuvera e Mancuso ma anche il parlamentare europeo Falcone, che personalmente è stato all’Ars per sostenere la soluzione delle royalties e del relativo provvedimento inserito nel maxiemendamento. Però, ripeto, poi c’è il consiglio comunale e mi sarei aspettato la presenza di tutti, a partire dal centrodestra che avrebbe potuto prendersi i meriti di quanto fatto all’Ars, pure per il tramite di alcuni consiglieri di opposizione”. L’anno nuovo che sta per iniziare si apre con un’incognita per il primo cittadino, che probabilmente dovrà fare i conti con un drappello di opposizione meno incline allo spirito istituzionale bipartisan, seppur la sua maggioranza, fino a ora, si sia dimostrata assai affidabile.