Bagno di folla per Di Dio: “Sono incapaci, al Pd interessa solo gestire potere”

 
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Gela. Articolo 4 irrompe sulla scena politica gelese e con una convention affollata annuncia la candidatura del consigliere comunale e coordinatore provinciale, Peppe Di Dio.

La campagna elettorale è già entrata nel vivo. Ieri mattina, alla stessa ora ma in due locali diversi, socialisti e Articolo 4 hanno radunato i loro supporter. Il Pd rinuncia alle primarie e riproporrà “l’Angelo Fasulo-bis”. Socialisti e Udc sono pronti al sostegno ma con qualche riserva.

Peppe Di Dio ha già le idee chiare. Parla davanti ad sala straripante di sostenitori e simpatizzanti. “In 4 anni e 8 mesi siamo sempre stati coerenti – dice – il giorno dopo le elezioni 11 consiglieri comunali sono passati invece dall’opposizione alla maggioranza. Loro non fanno altro che litigare dalla mattina alla sera, assentarsi dal consiglio comunale ma sono sempre presenti quando devono distribuire prebende e incarichi di sottogoverno. Gli interessa solo la gestione del potere”.

Bocciata l’amministrazione Fasulo. “Non faremo alleanze al secondo turno – sottolinea Di Dio – Indicherò subito i 6 assessori che non saranno (tranne 1) candidati al consiglio comunale. La prima cosa su cui metterò mano sarà il Prg (costituirò un gruppo di lavoro per cancellare questo obbrobrio) da approvare entro 180 giorni. La città è al collasso perché non sanno amministrare. Hanno dimostrato una incapacità politica assoluta. Io potrei scegliere la via facile: mi dai un assessorato, chiudiamo un accordo ed fatta. Non hanno la competenza, l’autorevolezza. I dirigenti del Comune agiscono in completa anarchia.

Anche sulla Corte dei conti gli strali sono continui. Più parla più si appassiona. «Dalle circa seimila pagine dei conti comunali è stato tolto il passivo. I consiglieri, non sapevano nulla di questo trucco, hanno pagato e stanno pagando le conseguenze. Solo due hanno avuto il coraggio di non pagare, e siamo noi».

Di Dio si infervora quando parla del rispetto delle istituzioni. “I miei figli sono stati i primi a raccontarmi delle insinuazioni, delle battutine sui filmini porno che gli rivolgono gli amici. Ho chiesto una indagine interna ma qui si dimentica che quell’episodio è accaduto nella stanza del sindaco e durante una riunione di maggioranza e non in consiglio comunale”.

Si ferma solo quando un sostenitore avverte un malore ed è costretto a rinviare i saluti. La folla è con lui. Il vulcanico Di Dio è già pronto alla battaglia.

Mentre Di Dio parlava i socialisti dicono sì a Fasulo a pochi chilometri di distanza. Il socialista Piero Lo Nigro ribadisce il proprio sostegno alla candidatura bis del sindaco Angelo Fasulo.

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