Baglieri all’Ars, “con Gela impegno per crisi rifiuti transitoria”: bocciata da Pd e M5s

 
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L'assessore Baglieri in aula all'Ars

Palermo. Una razionalizzazione del “flusso dei rifiuti” e un’accelerazione su nuova impiantistica. La corsa del governo Musumeci va a concludersi, in vista delle prossime consultazioni di autunno, anche oggi però l’assessore all’energia Daniela Baglieri si è presentata all’Ars per delineare il bilancio di circa un anno, da quando cioè ha ottenuto l’incarico. Sui rifiuti, però, l’emergenza continua imperterrita. Per l’assessore, le criticità rimangono ancora tante, da quello che prevede la legge 9 del 2010 e fino alle Srr “che lavorano a macchia di leopardo”. Ci sono Srr territoriali che non riescono a rispettare gli obiettivi. La crisi dei rifiuti, l’ennesima, da un anno la sta pagando a caro prezzo soprattutto la discarica Timpazzo, sottoposta alla pressione dei conferimenti ulteriori, che arrivano principalmente dall’impianto privato di “Sicula trasporti”, che serve l’area etnea, tra quelle falcidiate dai rifiuti in strada. Baglieri è ritornata più volte sul concetto, spiegando che “l’emergenza non può essere a detrimento dei singoli territori”. Sul sito locale è stata piuttosto chiara. “L’emergenza non può procrastinarsi – ha aggiunto – con Gela mi sono impegnata affinché fosse una situazione transitoria”. Al momento, il suo assessorato e il dipartimento acqua e rifiuti continuano a concentrare il surplus proprio a Timpazzo. E’ stato depennato il limite massimo giornaliero di conferimenti e il gestore della discarica locale, la società in house “Impianti Srr”, si vede costretto a dare disponibilità anche fino a 950 tonnellate al giorno. Si attende l’esito di un ricorso al Tar, che però non sarà immediato. Numeri che secondo il presidente della commissione regionale antimafia Luisa Lantieri pongono il serio pericolo che “Timpazzo si saturi”. In quel caso, i rifiuti dovrebbero essere trasferiti altrove, con un aumento netto dei costi. Lantieri è intervenuta nel corso del dibattito e già la scorsa settimana, con la commissione, aveva sentito in audizione sia il sindaco Lucio Greco sia l’amministratore di “Impianti Srr”, l’ingegnere Giovanna Picone. Per Baglieri, sull’isola “l’attività per la gestione dei rifiuti è frammentata”. “Ci sono le Srr, gli Ato in liquidazione, gli Aro e anche i Comuni”, ha precisato. Ha spiegato che non si può alimentare “una guerra tra territori” e va implementata l’autonomia e la prossimità nel ciclo dei rifiuti, con un aumento dell’impiantistica. Sui nuovi progetti, però, ci sono ritardi e territori come quello locale sono ancora più penalizzati. Il sistema efficiente della piattaforma di Timpazzo fa fatica a resistere all’impatto costante del surplus che arriva da altre zone della Sicilia.

Le opposizioni, con in testa Pd e Movimento cinquestelle, hanno già archiviato come “fallimentare” l’esperienza del governo Musumeci, a partire dalla gestione dei rifiuti. “Quello dei rifiuti è sicuramente uno dei più grandi fallimenti del governo Musumeci. La tanto strombazzata riforma annunciata dal presidente della Regione in campagna elettorale è penosamente naufragata, il piano rifiuti, che faceva acqua da tutte le parti, è stato bocciato perfino dall’Europa, mentre dei tanto agognati impianti non c’è traccia. In poche parole è stata persa una legislatura senza fare un solo passo in avanti, anzi. Le discariche sono quasi tutte esaurite, la Tari è schizzata alle stelle quasi ovunque e ci troviamo in una situazione di perenne emergenza”. Lo afferma il capogruppo M5s all’Ars Nuccio Di Paola, sintetizzando il pensiero di tutti i suoi colleghi del gruppo intervenuti a sala d’Ercole. “Il nuovo governo – conclude Di Paola – dovrà cominciare dal pianificare una seria impiantistica, senza la quale la raccolta differenziata e i sacrifici dei cittadini non serviranno mai a nulla”. Stessa linea quella dei dem. “L’emergenza rifiuti è diventata in Sicilia emergenza igienico-sanitaria. Oggi è arrivata la conferma dell’ennesimo fallimento del governo Musumeci che lascia ancora una volta i sindaci in un mare di guai senza dire dove possono  conferire i rifiuti”. Lo ha detto Giuseppe Lupo, presidente del gruppo Pd all’Ars. I dem avevano sollecitato il confronto in aula. “Il governo regionale – conclude – si faccia carico dei maggiori costi dell’emergenza che non possono gravare sui cittadini e sui Comuni”.

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