Gela. La gioia dei bambini delle scuole invitate dal Comune ha solo celato i dissapori interni al corteo festante del carnevale.
Cosi, mentre alcuni genitori dei piccoli dell’istituto paritario “Giovanni Minozzi” hanno lamentato l’esclusione dei loro cari dalla sfilata in maschera, per il mancato invito ufficiale da parte dell’amministrazione comunale, nei pressi del cimitero monumentale si sono vissuti problemi di ordine pubblico quando i partecipanti della “Solito” si sono uniti senza accodarsi.
L’accusa del consigliere comunale.“E’ inammissibile non tutelare la sicurezza dei bambini- accusa Sara Cavallo, consigliere indipendente – L’amministrazione è, come sempre, assente. Non hanno garantito l’ordine pubblico anche se la sfilata era già stata calendarizzata”.
L’accordo non rispettato. Il corteo, partito da via Palazzi, è progressivamente cresciuto di partecipanti mentre raggiungeva piazza Umberto. “Avevamo stabilito che le scuole si sarebbero dovute accodare al gruppo di testa – spiega l’assessore Rocco D’Arma – invece qualcuno non ha rispettato l’accordo, creando una condizione di caos nei pressi di corso Salvatore Aldisio”.Dalle prime indiscrezioni sarebbero stati gli incolpevoli bambini dell’istituto “Solito”, scortati dalle loro insegnati, ad avere ignorato l’accordo. Avrebbero scelto di unirsi al gruppo di testa del corteo festante, ignorando anche il tentativo vano di riportare la calma avviato dagli agenti di polizia municipale. In pochi attimi, come evidenziato anche dal consigliere Cavallo, i bambini in maschera si sono trovati tra il traffico di autovetture ormai paralizzato per colpa di pochi.
Il divertimento è stato garantito. Nonostante lo spiacevole inconveniente anche la sfilata del martedì grasso è proseguita tra la gioia dei partecipanti dove hanno recitato un ruolo da protagonista i volontari delle associazioni coinvolte gratuitamente per gestire il coordinamento: “Il giardino delle muse”, “Movimento giovanile San Francesco”, “Smaf”, “Happy event”, “Monna Lisa”, “Di segni e di sogni”, “Sergio Di Dio” e “Melomamagiò” che ha messo a disposizione le maschere. La presenza delle scuole non sarebbe stata gratuita.
Le parole dell’assessore. “Sappiamo che qualcosa deve essere perfezionata – aggiunge l’assessore D’Arma – ma la festa c’è stata e ha richiamato l’interesse di migliaia di cittadini e bambini. Siamo pronti per migliorarci. Abbiamo avuto l’adesione di nove istituti scolastici e, negli scorsi giorni, abbiamo organizzato sfilate nei quartieri e al palazzetto”.
La festa in maschera è andata avanti con centinaia di bambini che hanno dato vita al corteo festante. In piazza Umberto si è unito anche il sindaco Domenico Messinese e l’assessore Flavio Di Francesco.
L’invito del sindaco. “E’ un momento di allegria e unione – smorza le facili accuse il sindaco – Queste sono situazioni che dovremmo vivere quotidianamente all’insegna del confronto e dell’allegria”.
In piazza la musica e le maschere hanno trascinato anche l’entusiasmo degli adulti, non solo tra gli insegnanti e i genitori dei bimbi in maschera.