Gela. Accenni a vicende strettamente politiche pare non ce ne siano stati. Il tenore generale dell’incontro è sembrato piuttosto disteso. Il sindaco Lucio Greco, al termine di una lunga giornata dedicata alla trafila degli atti finanziari e alla necessità di superare qualche dubbio concentrato sulla fattibilità del piano di riequilibrio, ha voluto incontrare gli assessori e soprattutto i consiglieri che lo sostengono. Alla convocazione ha risposto pure il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito. Qualche incomprensione si era posta durante le fasi più concitate del voto per l’Unione dei Comuni, ma tra il presidente e i pro-Greco non c’è alcuna rottura, anzi. Il primo cittadino sa perfettamente che da lunedì prossimo, quando in aula consiliare arriveranno il rendiconto 2021 e la proposta di adesione al piano di riequilibrio, ci sarà da lavorare sulla tenuta e sui numeri necessari all’approvazione. Sembra che il supporto di quella che è ormai un’ex maggioranza numerica gli sarà sicuramente garantito. Qualche voto in più dovrebbe incassarlo anche da ex alleati, ora all’opposizione, come i civici di “Una Buona Idea”, intenzionati ad esprimersi favorevolmente sugli atti finanziari. Il resto, invece, rimane un’incognita. La strategia per cercare di evitare il dissesto del municipio passa da queste tappe e domani è previsto un ulteriore incontro con il neo commissario nominato dalla Regione. La Corte dei Conti dovrà successivamente vagliare il piano di riequilibrio che promette di impegnare l’ente per un lungo lasso di tempo. C’erano i consiglieri dei gruppi a supporto. Greco, anche in giornata, ha rinnovato l’appello a tutti, affinché si possano superare gli steccati politici, almeno per gli strumenti di bilancio.
Centrodestra e progressisti, pare decisamente verso il no, dovranno comunque esporre le loro ragioni e il dibattito in consiglio potrebbe riservare ulteriori sviluppi. Il sindaco ha come obiettivo la chiusura del capitolo degli atti finanziari, per poi attendere che la Corte dei Conti si esprima. Eventuali rimodulazioni della giunta o cambi in corsa, ad esempio nella municipalizzata Ghelas, non sembrano impellenze assolute, almeno per ora.