Gela. Dopo il rinvio a giudizio, che risale allo scorso febbraio, arriva a processo il caso che riguarda un privato, ritenuto colpevole di aver presentato documentazione falsa, pur di ottenere un’autorizzazione edilizia dal Comune. Da quanto emerge, si sarebbe trattato della realizzazione di un’opera di sua proprietà. Dagli accertamenti, poi condotti anche dai tecnici del municipio, è però emersa la presentazione di carte false. Palazzo di Città, attraverso l’avvocato Marco Granvillano, è parte civile nel procedimento. L’amministrazione comunale ritiene di aver subito un danno dal tentato raggiro, condotto attraverso documentazione tecnica. L’imputato, che dovrà spiegare quanto accaduto, è invece difeso dall’avvocato Carmelo Tuccio. In fase di udienza preliminare, la difesa non ha optato per riti alternativi, ritenendo che non ci siano state irregolarità nelle carte presentate per il rilascio dei permessi.
I pm della procura, invece, sono certi che ci siano state delle palesi forzature, dimostrate dalla presunta falsità di alcuni atti trasmessi ai tecnici del municipio. Il dibattimento, però, verrà aperto solo nei prossimi mesi.