Gela. Da mesi ormai, Forza Italia locale è nel caos dello scontro. Due partiti diversi sotto lo stesso simbolo e un coordinatore cittadino riconosciuto solo da chi l’ha nominato. Da una parte, il gruppo che segue i dettami ufficiali del coordinatore provinciale Michele Mancuso (compreso il coordinatore locale Filippo Incarbone); dall’altra, invece, quello degli azzurri fedeli alla deputata nazionale Giusi Bartolozzi e all’ex deputato regionale Pino Federico. La confusione politica è stata confermata nel fine settimana, con un susseguirsi di attacchi incrociati. Federico sta cercando di ritagliarsi spazi elettorali fuori da Forza Italia. Quelli che lo sostengono non sanno se sganciarsi definitivamente dal partito oppure seguire la linea della deputata Bartolozzi, certamente non conforme ai dettami di Mancuso. L’unica certezza è l’assenza di un partito compatto. Tra chi si è autoproclamato ormai ai margini, chi vorrebbe seguirlo e chi ha capito che è meglio non perdere il simbolo, torna a farsi sentire la deputata Bartolozzi. In realtà, lo fa non per mettere ordine nel marasma interno, ma più che altro per confermare quanto già anticipato da questa testata. Il suo gruppo di riferimento è ormai parte integrante nel dialogo avviato da Lega, DiventeràBellissima e Fratelli d’Italia. “La coalizione sta prendendo forma giorno dopo giorno e sono sicura che il prossimo week-end l’esito del tavolo congiunto sarà determinante – dice – un modo diverso di dialogare tra mature forze politiche, pur diverse ma con i medesimi obiettivi, consacrati in quel patto che in moltissime regioni e realtà locali è risultato vincente. E la riprova sono le elezioni regionali in Abruzzo dove la coalizione unita non ha lasciato alcuno spazio di manovra alla sinistra ed al Movimento 5 stelle. Stiamo lavorando con Lega, Fratelli d’Italia e DiventeràBellissima per una squadra di rinnovamento che sappia dare nuovo slancio alla città. Nessun cappello sulla candidatura a primo cittadino. Nessuno strappo in avanti. La coalizione unita esprimerà, in un comune tavolo, la miglior candidatura possibile che sappia essere sintesi di anime diverse ma accomunate da un medesimo fine, quello di Gela protagonista”.
Mentre Mancuso, solo ventiquattro ore fa, ha addirittura sostenuto che gli ex consiglieri uscenti del partito non abbiano mai avuto la tessera, Bartolozzi fa un passo indietro rispetto all’ipotesi di un sindaco forzista, che lei stessa aveva lanciato. Forza Italia non vuole rischiare l’isolamento, sempre che quelli del gruppo Bartolozzi non venga nuovamente disconosciuti dal coordinatore provinciale. La deputata ora ritiene necessario evitare spaccature e premere su un’alleanza stile Regione. Un centrodestra compatto. “Noi abbiamo idee comuni sul futuro della città e su come risolvere la crisi che l’attanaglia – conclude – con questo ritrovato entusiasmo e con un unico obiettivo, Gela avrà finalmente un sindaco di centrodestra”.