Ato rifiuti, approvati i bilanci: 2026 segna la fase finale della liquidazione

Gli ultimi passaggi, che dovrebbero essere formalizzati entro i prossimi mesi, toccano la cessione dell'impianto di compostaggio di Brucazzi e il trasferimento della gestione delle vasche sature di Timpazzo. Due asset certamente non secondari

30 dicembre 2025 17:34
Ato rifiuti, approvati i bilanci: 2026 segna la fase finale della liquidazione  - Il commissario Ato Giuseppe Lucisano
Il commissario Ato Giuseppe Lucisano
Condividi

Gela. L'assemblea dell'Ato rifiuti era stata indetta, principalmente, per il varo dei due bilanci mancati all'appello, quelli degli esercizi 2023 e 2024. Hanno ottenuto l'assenso dalla rappresentanza dei sindaci presenti. C'erano il delegato del Libero Consorzio e i primi cittadini di Gela e Niscemi. È evidente però che quella dell'Ato in liquidazione è ormai una rotta che va in direzione dell'approdo finale. Dopo anni, il 2026 dovrebbe essere il punto di conclusione della liquidazione. Gli ultimi passaggi, che dovrebbero essere formalizzati entro i prossimi mesi, toccano la cessione dell'impianto di compostaggio di Brucazzi e il trasferimento della gestione delle vasche sature di Timpazzo. Due asset, certamente non secondari, destinati, salvo sorprese, a finire nel contesto della Srr4, la società che sovraintende il ciclo rifiuti territoriale. Il doppio canale, con Ato e Srr, dovrebbe concludersi, quindi, in un 2026, che per l'Ato, affidato al commissario Giuseppe Lucisano, significherà inoltre tirare le somme finanziarie. La massa debitoria, per un ammontare di poco superiore ai tre milioni di euro, dovrebbe essere coperta con i crediti riconosciuti. Il resto sarà redistribuito ai Comuni, con il vincolo della fase post mortem. Tra le voci finanziarie, non manca il maxi credito vantato nei rapporti con il Comune di Gela, per pendenze del passato. Sarà l'organismo straordinario di liquidazione, attivato nella fase di dissesto dell'ente, a definire l'ammontare da attribuire all'Ato, certamente ridotto rispetto alle cifre iniziali. Le nomine negli organi di controllo seguiranno l'iter ordinario, con un avviso pubblico e la successiva decisione dell'assemblea dei sindaci. Vista la fase finale della liquidazione, non è da escludere che si opti per una proroga dei professionisti attuali, che già conoscono in maniera approfondita la situazione finanziaria dell'Ambito.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Quotidiano di Gela