Ato e Srr, saltano entrambe le assemblee: niente numero legale su nomine e Timpazzo

 
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Una riunione dell'assemblea della Srr4

Gela. Mosse e contromosse che alla fine tengono tutto così com’è. Sia per l’assemblea della Srr4 che per quella dell’Ato Cl2 in liquidazione, oggi non si è raggiunto il numero legale. Pochi i primi cittadini dei Comuni soci presenti alle riunioni. L’assemblea dell’Ato era stata convocata dal commissario Giuseppe Lucisano per procedere con il rinnovo degli organismi tecnici e di controllo. Vanno nominati i componenti del collegio sindacale e il revisore legale. Se ne riparlerà, eventualmente, alla prossima convocazione. Il commissario Lucisano ha dovuto prendere atto dell’assenza del numero minimo per avviare la discussione. C’erano il sindaco Lucio Greco e il primo cittadino di Riesi, Salvatore Chiantia (con delega anche per il sindaco di Butera Filippo Balbo). In totale, sono nove le candidature da vagliare per quattro posti disponibili (oltre a due supplenti). Le amministrative che sono alle porte in alcuni Comuni del territorio, sicuramente non favoriscono decisioni che in questa fase potrebbero far pendere la bilancia da un lato piuttosto che dall’altro. L’assemblea, già due settimane fa aveva preso tempo per valutare i curriculum pervenuti. Chiaramente, ogni Comune vorrà avere voce in capitolo nelle designazioni. Niente da fare, per l’ennesima volta, anche in sede di Srr4. Non si è raggiunto il numero legale e la vicenda della discarica Timpazzo rimane sostanzialmente sospesa, mentre da quasi un anno la piattaforma integrata continua a ricevere i conferimenti ulteriori e la società in house che la gestisce, “Impianti Srr”, sta rivedendo i programmi per adattarsi ad una mole di arrivi che sicuramente supera quella preventivata. In riunione, si sono presentati lo stesso Greco, Chiantia (sempre con la delega anche per il sindaco di Butera e presidente Srr Balbo) e un rappresentante dell’amministrazione comunale di Mazzarino. Lo sciogliete le righe è stato inevitabile. Il sindaco Greco e l’assessore all’ambiente Cristian Malluzzo, di recente hanno anche scritto al presidente della Srr e ai Comuni, insistendo per aprire il dibattito sulle azioni da intraprendere per contestare il contenuto del decreto del dipartimento regionale, che rivede l’Aia della discarica e depenna il limite massimo giornaliero di rifiuti conferibili. Su Timpazzo, la Regione sta concentrando buona parte del surplus di rifiuti da smaltire, che arriva da altre aree dell’isola. L’amministratore della “Impianti Srr” e i suoi tecnici, per evitare brusche fermate, hanno anche dovuto disporre un aumento dei mezzi pesanti, necessari a gestire le attività in discarica.

Tra amministrative alle porte e regionali che catalizzeranno le attenzioni di tanti, sfogliare nuovamente le pagine del dossier Timpazzo non sarà cosa semplice. Lo spettro rimane sempre uguale, con il rischio che la discarica si saturi ben prima del previsto, generando conseguenze negative anzitutto al territorio comunale e poi a tutti gli enti dell’ambito, con un peso economico da sostenere per nulla indifferente. Al silenzio della Srr su Timpazzo, nelle ultime settimane fa invece da contraltare la ridda di voci sul nuovo impianto dei rifiuti, annunciato dal governatore Nello Musumeci, che andrebbe a collocarsi in un’area dove già trovano posto la discarica, l’impianto Tmb e il sistema di compostaggio, senza dimenticare l’ex discarica Cipollina e i siti da bonificare, usati in passato per smaltire rifiuti industriali.

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